Possamai (candidato sindaco di Vicenza per il centrosinistra) presenta il programma e lo stampa su un giornale: “Contenuti. Non vuoti slogan”

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Giacomo Possamai, candidato sindaco di centrosinistra di Vicenza
Giacomo Possamai, candidato sindaco di centrosinistra di Vicenza

GIacomo Possamai, candidato sindaco di Vicenza per il centrosinistra, ha presentato oggi il programma elettorale… su un giornale. È questo infatti il formato di stampa scelto per contenere le idee della compagine che punta a governare la città.

“Il sindaco uscente – Possamai inizia da Rucco, suo principale avversario – ha presentato due materiali elettorali nelle ultime settimane: prima il famigerato giornale del Comune, in edizione speciale pre-elettorale, che ha suscitato tanta comprensibile indignazione nei cittadini; poi pochi giorni fa il suo programma. Ecco, mi piace pensare al programma che presentiamo oggi come a una risposta su tutti i fronti: sia di stile che di contenuti. Con tre grandi differenze. Che nel nostro ci sono contenuti e non attacchi personali. Che non lo abbiamo fatto pagare a negozianti e imprese del territorio, come il foglio comunale. E che non ci sono solo slogan, promesse e rendering immaginifici ma progetti e proposte circostanziati e precisi. Nonostante io sia lo sfidante e lui il sindaco uscente, anche se a volte non sembra.

Sono molto orgoglioso del nostro programma – prosegue Possamai – frutto del lavoro di centinaia di vicentini che hanno scelto di partecipare ai nostri tavoli di lavoro tematici. Così come della ricerca delle migliori buone pratiche già sperimentate da altre realtà italiane. Un percorso certamente molto elaborato, ma che rende i contenuti del programma veri e sentiti, forti di un livello di approfondimento puntuale e, di fatto, pronti per essere concretizzati. È lo stesso metodo che abbiamo applicato alle conferenze del sabato, che fino alle elezioni stanno presentando ogni settimana in dettaglio le nostre idee e proposte sui grandi temi che la città deve affrontare”.

Possamai spiega poi il perché della scelta di questo formato: “Intanto perché crediamo che i cittadini vogliano approfondimento e serietà, non propaganda. E poi perché volevamo dividere e strutturare le nostre proposte in modo chiaro, per tipologia, per tema e addirittura per quartiere: così, sfogliando queste pagine, ciascuno potrà facilmente trovare ciò che gli interessa di più”.

Il gruppo di Possamai, oggi, è inoltre intervenuto anche sulla questione sanità lamentando una sottovalutazione dei problemi rilevati nel Vicentino. Massimiliano Zaramella, Luisa Consolaro, Mauro Burlina, Sara Maran, candidati della lista civica Possamai Sindaco dicono: “Pochi giorni fa Rucco ha proposto l’istituzione di una sorta di Pronto Soccorso aggiuntivo, affidato a medici in pensione o della Guardia Medica, il cui obiettivo sarebbe rafforzare il triage ospedaliero assorbendo più codici bianchi possibile. Subito, però, la proposta è stata bocciata dalle sigle della sanità.

Ma basta guardare alla disattenzione generale con cui le materie sanitarie sono state trattate in questi anni, sia in termini di programmazione che di prevenzione dell’emergenza territoriale – concludono i candidati di Possamai Sindaco -. Guardiamo al disastro dei Ferrovieri, con 4000 cittadini rimasti senza medici di base, e ai tanti segnali simili che vediamo in diverse parti della città”.

Intanto, nella sede del comitato elettorale Possamai Sindaco si è tenuto un confronto su inclusione e innovazione, organizzato dal Partito Democratico della città di Vicenza e dal candidato consigliere Girolamo da Schio.

“Il dibattito – spiegano gli organizzatori – ha affrontato il tema della digitalizzazione nella pubblica amministrazione e delle innovazioni tecnologiche come opportunità per i cittadini, anche quelli meno giovani.Non solo per una maggiore efficienza e risparmio di costi, ma anche come strumento nella lotta alla corruzione fornendo più trasparenza, uguaglianza e democrazia”.

Il candidato Girolamo da Schio ha detto : “Con la trasformazione digitale non è possibile mantenere un approccio neutro. Bisogna guidarla in modo che sia inclusiva. Tutti noi conosciamo un anziano che non è mai stato formato alle tecnologie informatiche e quindi si trova tagliato fuori da servizi che sono accessibili principalmente in modo digitale, come quelli a cui si accede con lo Spid. Così come assistiamo al perpetuarsi di stereotipi di genere secondo i quali la tecnologia è attività da maschi, con la conseguenza che a realizzarsi in ambiti di enorme crescita e sviluppo economico tendono ad essere gli stessi che già adesso guadagnano di più.”


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