Prescrizione, Cartabia: “bene odg Camera su durata processi. Molte alternative”

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minorenne scarcerato Marta Cartabia, ministro della Giustizia
Marta Cartabia, ministro della Giustizia

“La dicussione sulla prescrizione coinvolge interessi contrapposti, tutti meritevoli della più ampia considerazione”. Lo ha detto la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, in audizione della commissione Giustizia della Camera sulle linee programmatiche del dicastero, anche in relazione al Recovery plan, aggiungendo che “un processo dalla durata ragionevole di per sé risolverebbe il nodo della prescrizione relegandola a evento eccezionale. In questo ambito – ha aggiunto la ministra – occorrerà valutare varie alternative presenti nel dibattito scientifico, politico comparto”. La ministra ha ricordato che “da tempo nella riflessione accademica si ragiona attorno ad altri strumenti”, rispetto a quello della proposta in discussione in Parlamento, quali un corredo di rimedi di tipo compensativo per le ipotesi in cui si registri una dilatazione eccessiva dei tempi processuali non ascrivibili a responsabilità dell’imputato; mentre un’altra alternativa distingue il tempo necessario a prescrivere, oggi individuato come arco temporale unico, in due arcate distinte.

Per Cartabia “Le altarnative sono molte” e “sarebbe prematuro da parte mia esprimere una preferenza a favore di una o di un’altra ipotesi. Il gruppo di lavoro che è stato istituito considererà le diverse opzioni. I tempi di definizione dei giudizi penali, al pari se non più di quelli civili, sono oggetto delle preoccupazioni delle istituzioni europee”, ha detto anche la ministra della Giustizia.

Oltre alla decisione “encomiabile” dei gruppi di accantonare gli emendamenti in tema di prescrizione presentati sul dl Milleproroghe, “la Camera – ha ricordato Cartabia – ha approvato un ordine del giorno che impegna il governo ad adottare le necessarie iniziative di modifica normativa e le opportune misure organizzative volte a migliorare l’efficacia e l’efficienza della giustizia penale, in modo da assicurare la capacità dello Stato di accertare fatti e responsabilità penali in tempi ragionevoli, assicurando al procedimento penale una durata media in linea con quella europea, nel pieno rispetto della Costituzione, dei principi del giusto processo, dei diritti fondamentali della persona e della funzione rieducativa della pena”.

“Questo impegno deve essere onorato. In questo ambito dunque occorre procedere con puntuali interventi di riforma volti ad offrire ulteriori, necessari contributi per razionalizzare e accelerare il procedimento penale, in tutte le sue fasi, nel rispetto delle fondamentali garanzie della difesa e della struttura dialettica del metodo di conoscenza giudiziaria, che impronta il nostro modello accusatorio”.

Fonte Public Policy