Qualche giorno fa, da noi sentito, il deputato vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin definiva il tema della prescrizione la prima grana del nuovo ministro della Giustizia Marta Cartabia. Oggi Italia Viva, Azione e +Europa hanno annunciato il congelamento dei loro emendamenti al decreto milleproroghe, che deve essere approvato alla Camera e al Senato entro i primi di marzo e che potrebbe costituire il primo voto di fiducia posto dal governo Draghi. I tre gruppi parlamentari autori degli emendamenti ‘mina’ sulla prescrizione, hanno deciso che non porranno in votazione le loro proposte di modifica durante i lavori delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio alla Camera. Il tema resta così congelato. “Un atto di fiducia alla ministra Marta Cartabia” ha detto il deputato di +Europa, Riccardo Magi, firmatario di una delle proposte.
I tre emendamenti chiedevano all’unisono di rinviare la riforma Bonafede, ovvero di non applicare lo stop della prescrizione dopo la sentenza di condanna in primo grado, con la possibilità di ottenere – come prevede la stessa norma – un ricalcolo retroattivo dei termini se in secondo grado la sentenza fosse stata ribaltata con un’assoluzione. “Siamo dell’opinione – spiega Lucia Annibali di Italia Viva – di non mettere in difficoltà la nuova ministra, che si è appena insediata” (Fonte Public Policy).
Non ritira l’emendamento invece Forza Italia. “La neo ministra in un’intervista ha definito ‘inaccettabile e anticostituzionale un processo senza fine'” ci spiega Zanettin, cosa che io ha condivido totalmente, anche perché il processo di per se stesso è una pena. Giovedì ci sarà il parere della commissione Giustizia, poi la discussione avverrà in commissione affari Costituzionali. Forza Italia – ci spiega ancora il deputato vicentino – non vuole creare problemi al nuovo ministro, che è una grande costituzionalista, ma non possiamo togliere l’emendamento a prescindere, non possiamo rinunciare a questo tema. Lo possiamo ritirare eventualmente se il ministro ci dirà qualcosa, se ci darà garanzie in fase di discussione, ma su questo vogliamo che ci sia un’interlocuzione”.
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