Quarantena equiparata a malattia, Confartigianato Veneto: “Aziende esposte sulle indennità anticipate”

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Boschetto: “il legislatore stanzi le risorse necessarie. Le aziende hanno anticipato le indennità periodo di quarantena. Mancano anche modalità operative per i rimborsi di quanto anticipato nel 2020. Solidarietà a Zaia, Marcato e a tutti coloro che hanno ricevuto minacce, va presa decisione su obbligatorietà vaccini”.

“Innanzi tutto una precisazione: l’equiparazione della quarantena da Covid-19 alla malattia non è stata cancellata. Il problema, per il 2021, è che il legislatore non ha ancora previsto lo stanziato delle nuove risorse necessarie portando l’INPS a segnalare l’impossibilità ad erogare l’indennità per gli eventi avvenuti nell’anno in corso con la comunicazione del 6 agosto scorso n. 2842. Questa mancanza di fondi si sta ripercuotendo sulle aziende che, in base ad una norma dello Stato a garanzia, hanno anticipato ai dipendenti le somme per il periodo di quarantena. Inoltre le imprese sono ancora in attesa di conoscere le modalità operative per ottenere il rimborso delle somme anticipate nell’anno 2020 previste dal D.L. n° 18/2020. Queste aziende rischiano di non vedere il ritorno di quanto anticipato ai propri dipendenti. E’ la denuncia in un comunicato di Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto che prosegue: “E’ di tutta evidenza che, se tale situazione così come prospettata dall’Istituto dovesse avverarsi, il danno sarebbe notevole”.

“Un segnale come quello dato dall’Inps –prosegue– non può che mettere ancora di più in fibrillazione un sistema che lentamente sta cercando di trovare una sua normalità. Su questo punto vale la pena dire chiaramente ancora una volta che il vaccino rappresenta l’unico fattore utile a migliorare la situazione pandemica”.

“Rimanere nell’ambiguità della non obbligatorietà vaccinale –afferma Boschetto– diventa pericoloso sotto ogni punto di vista. Principalmente quello sanitario, ma anche quello economico e sociale. Nell’ambito sociale, rimandare troppo a lungo una decisione in ordine all’obbligo vaccinale è non solo divisivo ma tossico per la coesione sociale, ed il clima di minacce di questi giorni ne è la prova. A tal proposito –conclude il Presidente– voglio esprimere la piena e totale solidarietà della Confartigianato Imprese Veneto sia al Presidente Luca Zaia per le minacce no-vax ricevute che alla lunga lista di persone di governo, ricordo l’Assessore Roberto Marcato qualche giono fa, ma anche rappresentanti della società civile, giornalisti, sportivi etc. Dobbiamo essere congruenti con il fatto che i blocchi, il lock down, le chiusure sono parametrati alla situazione negli ospedali e nelle terapie intensive e, i ricoverati, sono ormai generalmente persone non vaccinate. La decisione va presa in fretta da chi ha la responsabilità di governo, e va accompagnata da tutte le forze sociali che hanno l’obbligo di rappresentanza. Questo è il patto di cui ha bisogno il Paese”.