Report sull’inquinamento atmosferico, Guarda (Verdi): “impietoso, stringere un patto con il mondo produttivo”

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“Se fino a qualche mese fa eravamo convinti che nulla più potesse tornare come prima del Covid-19, oggi ci troviamo a fare i conti con i dati dell’edizione speciale di Mal’aria, l’impietoso report di Legambiente sull’inquinamento atmosferico che boccia l’85% delle città italiane, con una menzione particolare per il Nord del Paese. E, come Europa Verde, siamo convinti che proprio da lì sia necessario partire, stringendo un patto con il mondo produttivo per dare avvio, anche per mezzo dei fondi europei in arrivo, a un processo di decarbonizzazione che conduca all’abbattimento radicale delle emissioni di CO2”.

Così, in una nota, la Consigliera regionale di Europa Verde Cristina Guarda insieme a Luana Zanella, coordinatrice della formazione ambientalista in Veneto.

“Mentre, in risposta alla crisi sanitaria tutt’ora in atto, molte città hanno detto, seppur temporaneamente, addio alle ZTL o alle disposizioni di blocco dei veicoli più inquinanti, – proseguono, – il report pone l’accento sul ruolo giocato dalle automobili nella formazione dello smog. Con tali misure non possiamo che essere in disaccordo”.

“Di fondamentale importanza, per noi, è il potenziamento delle reti ferroviarie regionali, delle tramvie e delle metropolitane nelle grandi città. Riteniamo urgente la scelta di puntare su una mobilità urbana sempre più condivisa e sostenibile, di potenziare lo sharing mobility e raddoppiare i chilometri delle piste ciclabili, investire sulla micromobilità elettrica. Dal nostro punto di vista, – concludono Guarda e Zanella, – tutelare il cittadino e la sua salute non significa sostituire un’emergenza sanitaria con un’altra bensì lavorare per affrontare in maniera concreta il tema della sfida climatica, garantendo a tutti adeguata sicurezza”.

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