Brescacin (Lega-LV): “La sanità veneta eredita i tagli dei governi di sinistra, ma aumenta le prestazioni” – La presidente della Commissione Sanità, Sonia Brescacin, esprime soddisfazione per l’aumento delle prestazioni sanitarie in Veneto nel 2023 rispetto al 2022. Nonostante l’eredità di tagli dai governi di sinistra, evidenzia incrementi significativi nei ricoveri, interventi chirurgici, specialistica ambulatoriale, accessi ai Pronto Soccorso, e attività del Suem 118.
Guarda (EV): “Carenza personale medico, non è solo questione di numero chiuso nelle università” – La consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, concorda sull’eliminazione del numero chiuso per medicina, ma sottolinea che la carenza di personale sanitario in Veneto è legata anche alle condizioni lavorative e organizzative nelle strutture pubbliche. Critica le politiche che favoriscono la sanità privata e solleva problemi legati al diritto allo studio.
Bigon (Pd): “Carenza di personale in Sanità. Da Zaia lacrime di coccodrillo” – Anna Maria Bigon del Partito Democratico Veneto critica il presidente Zaia per voler scaricare le responsabilità della carenza di personale sanitario. Sottolinea la mancanza di risposte adeguate ai bandi di assunzione e evidenzia la fuga di medici dal Veneto, chiedendo interventi per garantire stipendi adeguati e condizioni di lavoro sostenibili. Richiama l’attenzione sulle liste d’attesa e la necessità di investimenti.
Erika Baldin (M5S): Critiche alla carenza di medici e infermieri in Veneto – La capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, denuncia la carenza cronica di personale per la sanità veneta. Critica il numero chiuso di medicina e gli insufficienti concorsi di Azienda Zero, definendo i 439 posti per infermieri una “goccia nell’oceano” rispetto al fabbisogno regionale. Baldin accusa il governo Meloni di favorire il privato a discapito del pubblico, esprimendo preoccupazione per la situazione nelle case di riposo. Baldin critica anche la gestione passata delle giunte Galan e Zaia e conclude esprimendo preoccupazione riguardo alla distribuzione degli infermieri assunti nel Sistema Sanitario Regionale, sottolineando la situazione critica nelle case di riposo.