Scarcerazione e rientro in patria dal Sudan dell’imprenditore veneto Marco Zennaro, Soranzo (Fdi): “appello a Di Maio per evitare errori caso marò”

147
Marco Zennaro, imprenditore veneto detenuto in Sudan
Marco Zennaro, imprenditore veneto detenuto in Sudan

“Ho indirizzato stamane una lettera al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio per chiedere l’immediato intervento del governo italiano per una rapida e positiva risoluzione della controversia che vede il nostro connazionale Marco Zennaro detenuto in condizioni disumane da oltre 50 giorni in Sudan”, fa sapere il consigliere regionale padovano di Fratelli d’Italia Enoch Soranzo.

Enoch Soranzo, consigliere regionale FdI del Veneto
Enoch Soranzo, consigliere regionale FdI del Veneto

“Attonito per la ricostruzione che i familiari dell’imprenditore hanno affidato alla stampa, come pure per la notizia dell’uccisione dell’unico testimone che avrebbe potuto scagionare il 46enne veneziano –  aggiunge Soranzo – ritengo doveroso uno scatto d’orgoglio da parte delle Istituzioni nazionali italiane: facciano sentire subito la loro voce, pretendendo l’immediato ritorno in patria dell’imprenditore Marco Zennaro. Ci saranno poi il tempo e le modalità per appurare come siano andati realmente i fatti, senza il rischio di distorsioni e con la certezza dell’imparzialità della Giustizia italiana”. “Spero stavolta la politica italiana -conclude il consigliere di FdI – possa e voglia evitare gli sbagli commessi in occasione dell’arresto dei fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, abbandonati per anni in India al loro destino ed oggi ancora in attesa di un’assoluzione piena che tarda ad arrivare”.