Seconda serata della rassegna a cura del Conservatorio di Musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo” al Teatro Olimpico: forma, emozione e follia

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Interior of Teatro Olimpico (Vicenza) scena

È finalmente decollata la terza stagione di “All’Olimpico col Pedrollo”, l’esclusiva rassegna concertistica, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza e con il supporto organizzativo della Società del Quartetto, che porta la musica del Conservatorio berico nel “teatro più bello del mondo”. Dopo la serata di debutto incentrata sulla figura di Monteverdi, domani (lunedì 24 maggio), alle ore 18.30, sarà la volta di “Forma, emozione e follia”: concerto che offre un suggestivo scorcio delle sperimentazioni musicali del Novecento e dei linguaggi della contemporaneità, intervallato da un raro contributo “operistico” beethoveniano, completamente a proprio agio, per inventiva ed enfasi, all’interno del programma. Il concerto si apre con “Serenata per un satellite” del compositore e direttore d’orchestra italiano, naturalizzato tedesco, Bruno Maderna (1920-1973): figura chiave nell’evoluzione del linguaggio musicale del secondo dopoguerra, nonché pioniere nel campo della musica elettronica. Il brano, che verrà interpretato da Valeria Bernardi, violino, Silvia De Francesco, flauto, Chiara Cisco e Filippo Zaccaria, clarinetti, e Tommaso Sanson, clarinetto basso, è considerato il simbolo fra i lavori che utilizzano le tecniche della musica aleatoria, la quale prevede che vi siano elementi lasciati al caso e/o alla libera decisione dell’esecutore. A seguire un altro lavoro cameristico di Maderna, “Aulodia per Lothar”, scritto per oboe d’amore e chitarra ad libitum. Il titolo si rifà all’arte degli antichi greci di comporre ed eseguire musica per canto accompagnato dal flauto (aulòs). Qui la voce è sostituita dallo strumento a fiato. Suonano Marco Gironi, oboe d’amore, e Alberto Rassu, chitarra. A Kim Hanna, soprano, e Leonardo Vaccari, pianoforte, spetta l’esecuzione di “Ah! Perfido” di Ludwig van Beethoven (1770-1827), aria da concerto articolata in un recitativo (molto espressivo qui il ruolo della parte strumentale), un cantabile e un allegro conclusivo. Chiudono la serata il Concertino per sei strumenti “omaggio alla musica barocca” – Preludio, Cantabile, Fuga – del compositore, nonché docente del “Pedrollo”, Pierangelo Valtinoni (1959), eseguito dall’ensemble quasi interamente composto da insegnanti dell’Istituto Antonio Vivian, flauto, Marco Gironi, oboe, Adalberto Ferrari, clarinetto, Steno Boesso, fagotto, Dileno Baldin, corno, e Matteo Dal Toso, pianoforte e, con l’aggiunta in organico della prof.ssa Elisabetta Andreani, contralto, l’arrangiamento per voce e sei strumenti dello stesso Valtinoni, in prima esecuzione assoluta, della struggente raccolta di composizioni per voce e pianoforte (melodie concepite per essere cantate da un coro di bambini) “Ich wandre durch Theresienstadt”, della poetessa, scrittrice e musicista Ilse Herlinger Weber (1903-1944), deportata a Theresienstadt a 39 anni insieme al marito Will e al figlio più piccolo, Tomas.