Bassano del Grappa, Silvio Orlando apre la nuova stagione teatrale

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S’intitola “Lacci” lo spettacolo che inaugurerà la Stagione Teatrale Città di Bassano, promossa dall’Assessorato alla promozione del Territorio e della Cultura e curata da Arteven con il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale. Lunedì 15 gennaio alle ore 21.00 andrà infatti in scena al Teatro Remondini un protagonista indiscusso del panorama italiano: Silvio Orlando, interprete principale del testo di Domenico Starnone (“Lacci”). Silvio Orlando ci regala una storia emozionante e fortissima: il racconto di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti, quelli che ci sembrano insuperabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita intera; il testo parla di un uomo, di una donna e di un drammatico e rabbioso naufragio matrimoniale. 

I due si sono sposati giovani all’inizio degli anni ?60 per desiderio di indipendenza, ma poi attorno a loro il mondo è cambiato, e ritrovarsi a trent’anni con una famiglia a carico è diventato un segno di arretratezza più che di autonomia.

Adesso lui se ne sta a Roma, innamorato della grazia lieve di una sconosciuta con cui i giorni sono sempre gioiosi, mentre lei è rimasta a Napoli con i figli, a misurare l’estensione del silenzio e il crescere dell’estraneità. Niente è più radicale dell’abbandono, ma niente è più tenace di quei lacci invisibili che legano per sempre le persone.

Tradizionale o atipica, nucleare o allargata, la famiglia si conferma luogo nevrotico per eccellenza, spunto irrinunciabile per costruire e raccontare storie. Su questo sentiero scava anche la versione teatrale di “Lacci”, diretta da Armando Pugliese, che realizza cinque scene, cinque movimenti per narrare miserie e splendori di una famiglia borghese contemporanea.

La prima scena si svolge in un classico interno domestico: un uomo (Silvio Orlando) è seduto in silenzio. La moglie (Vanessa Scalera) legge lettere scritte quando lui ha lasciato la famiglia per andare a vivere con la sua giovane amante. Quello che manifesta è un mix di livore, rabbia e impotenza, il racconto in forma epistolare di un abbandono, della disgregazione di un nucleo famigliare.

Nella quinta e ultima scena invece compaiono i figli quarantenni della coppia (Sergio Romano e Maria Laura Rondanini). Tratteggiati nei precedenti quadri come bimbi problematici e adolescenti frustrati, sono adesso un uomo e una donna irrisolti e anaffettivi. Cresciuti nel disamore, hanno respirato una tempesta sentimentale e adesso pagano con le loro vite un conto salatissimo.

“Lacci” è un affresco generazionale, un affondo amaro diretto alla società del boom economico, un’analisi disincantata della situazione contemporanea segnata da miseria materiale e morale. La solida regia di Armando Pugliese trasforma il dramma familiare in un’indagine umana dai tratti pirandelliani, invitando lo spettatore ad andare alla ricerca di una verità sfuggente.

Per informazioni e prevendita 0424 524214 – 0424 519819 www.operaestate.it