Stranieri a Vicenza: violato lo Statuto comunale dal sindaco Rucco, che non parla. Marina Grulovic: “rifiuta di incontrarci”

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Stranieri a Vicenza
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Il Sindaco provvede ad indire nuove elezioni entro sei mesi dall’insediamento di ogni nuova amministrazione”. Questo passaggio del comma terzo nel primo articolo del “Regolamento del Consiglio delle cittadine e dei cittadini stranieri extracomunitari e apolidi del Comune di Vicenza”, inserito dal 2016 nell’articolo 26 nello Statuto Comunale, è stato violato dal primo cittadino della città berica Francesco Rucco, entrato in carica il 13 giugno 2018.

Durante le sedute del Consiglio comunale con la nuova amministrazione non erano presenti i due rappresentanti degli immigrati che per diritto dovrebbero esserci. Ma non perché abbiano disertato. Da palazzo Trissino fanno sapere che essendo decaduto il Consiglio degli stranieri, con la fine del mandato di Achille Variati, la convocazione non è stata inviata dal presidente Valerio Sorrentino ai due precedenti aventi diritto. In attesa di nuove elezioni che non sono state mai convocate da otto mesi.

Tra i due stranieri, regolarmente residenti da almeno cinque anni, che avevano preso parte al Consiglio comunale c’era Marina Grulovic, prima presidente del Consiglio degli stranieri che ha tentato di contattare il sindaco prima via telefono e poi con una mail ufficiale, inviata il 17 luglio 2018, senza ricevere alcuna risposta alla richiesta.

“Non ha mai voluto incontrarmi – spiega la cittadina di origine serba – dopo un mese dall’elezione di Rucco ho chiesto un breve incontro con lui, volevo parlargli delle realtà e delle problematiche che ho rilevato durante l’esperimento del Consiglio”.

Sì, perché la prima esperienza degli immigrati nel Comune di Vicenza ha avuto diverse criticità:

“Non abbiamo scritto bene il nostro regolamento interno – ammette Grulovic – bisogna inserire nei requisiti il livello di italiano B1, non basta quello A2 che permette di ottenere la carta di soggiorno: alcuni consiglieri non capivano la lingua e non riuscivano ad esprimersi”.

“Le sedute del Consiglio degli stranieri – conclude – sono state poche, ma abbiamo svolto molte attività nei mesi scorsi come ad esempio la commemorazione delle vittime di Dacca, la festa multietnica, la lotta alla violenza contro le donne e la tratta, o un convegno sullo Ius Soli.

Abbiamo chiesto sull’argomento un commento al primo cittadino che ci era stato promesso per questa mattina. Ma finora tutto tace.