Treviso, torna la questione migranti all’ex caserma Serena. +Europa: “slogan sindaco leghista Conte non risolvono problemi”

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Migranti al lavoro
Migranti al lavoro

“Ciclicamente il sindaco di Treviso Mario Conte rispolvera il ritornello leghista dello stop ai migranti. In vista di un’ipotetica loro ridistribuzione sul territorio nazionale per alleggerire la situazione a Lampedusa e in altri porti e paesi caldi, non trova di meglio da fare che alzare le barricate e rilanciare con la volontà di chiudere completamente l’ex caserma Serena” affermano in una nota Niccolò Diliso, +Europa Treviso, e Corrado Cortese, portavoce veneto +Europa.

“Questa non è la risposta di un’amministrazione solidale e illuminata, né tantomeno razionale. È al contrario la risposta di un’amministrazione che fa leva sui pregiudizi, esacerba il malcontento e cerca di scansare il problema invece di risolverlo. All’ex caserma Serena ci risulta ci siano attualmente meno di duecento migranti. A detta del sindaco Conte queste persone si comportano scorrettamente, creando vere e proprio situazioni di degrado a Treviso. Ammesso e non concesso che ciò sia vero, la soluzione non è girare la testa dall’altra parte, bensì agire concretamente per sanare questa situazione. Come? Da un lato collaborando fattivamente con le forze dell’ordine. Dall’altro lavorando per una più corretta ridistribuzione dei migranti nella provincia di Treviso, ma anche nell’intero territorio regionale. Se le grandi strutture di accoglienza, con alta concentrazione di presenze, possono dare luogo a situazioni problematiche, la soluzione è avviare il dialogo con il territorio e le istituzioni affinché i migranti vengano distribuiti in modo più diffuso e equo, all’insegna della solidarietà. Un’autorità come il sindaco di Treviso dovrebbe avere i mezzi e voce in capitolo per farsi ascoltare. A lui chiediamo: meno slogan, più solidarietà e fatti concreti”.