Uccisione Adil Belakhdim, Rifondazione Comunista: “introdurre salario minimo orario legale”

213
Adil Belakhdim
Adil Belakhdim sindacalista morto a Novara

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Antonello Patta, responsabile lavoro del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea commentano in un comunicato i gravi fatti avvenuti ieri a Novara a un presidio di lavoratori della logistica. “Il coordinatore del Sicobas di Novara, Adil Belakhdim, è stato travolto e ucciso da un camion che ha forzato il presidio dei lavoratori davanti alla Lidl di Biandrate (NO) in occasione dello sciopero nazionale della logistica. Dopo le aggressioni subite dai lavoratori a Prato, a San Giuliano Milanese e quella violentissima con l’utilizzo di vigilantes di Tavazzano, appare chiara la volontà padronale di uno scontro duro per piegare le lotte dei lavoratori e del Sicobas – affermano -. L’omicidio del sindacalista è figlio della protervia padronale che non accetta che possano essere messe in discussione le condizioni di sfruttamento, i bassi salari e la precarietà vigenti nella logistica”.

“E’ l’ennesimo attacco al diritto di scioperare e lottare per tutele e diritti minimi e contro il potere di ricatto dei lavoratori garantito alle aziende da leggi inique e dall’utilizzo a rotazione di finte cooperative sostituite alla bisogna per poter licenziare e ridurre i salari.
Chiamiamo in causa le gravissime responsabilità di padroni che stanno riportando indietro di cento anni le condizioni dei lavoratori, riportandoli al rango di sudditi senza parola e senza diritti. Ma non si possono tacere le vere e proprie connivenze di questo e dei governi degli ultimi trent’anni che hanno approvato e non stanno modificando leggi che hanno trasformato il mercato del lavoro in un suk di braccia. Nell’esprimere solidarietà alle compagne e ai compagni del Sicobas e alla famiglia di Adil Belakhdim – conclude la nota – ribadiamo con grande forza la necessità di abolire tutte le leggi che hanno precarizzato il mercato del lavoro e di introdurre un salario minimo orario legale”.