Verde Vicenza, il candidato sindaco del M5s Edoardo Bortolotto chiede pianificazione

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Edoardo Bortolotto

Vicenza città verde? Non secondo Edoardo Bortolotto, candidato per il Movimento 5 Stelle alla carica di sindaco di Vicenza. In particolare la città avrebbe bisogno di forestazione urbana: ovvero la piantumazione di cinture verdi con alberi e vegetazione.

“Vicenza – dichiara Bortolotto – appare fortemente in ritardo: non sono sufficienti le cosiddette architetture verdi che prevedono, per le città del futuro, edifici ricoperti di vegetazione. Gli attuali progetti di Bosco Verticale sono l’emblema di quanto finora la visione progettuale e amministrativa sia drogata, poiché ci lasciano in eredità solo casermoni di calcestruzzo che deturpano il paesaggio”.

Spazio dunque a pianificazione e regolamentazione del verde urbano, “affinché – prosegue Bortolotto – si provveda al corretto mantenimento dei viali alberati, spesso vittime di potature e capitozzature aberranti, e occorre pianificare e programmare la piantumazione di essenze e alberature autoctone, resistenti alle nuove epidemie infestanti affinché contribuiscano alla qualità dell’aria in città”.

Il candidato sindaco pentastellato ricorda come di recente, l’attuale giunta al governo della città, abbia provveduto a piantare alberi in una parte di Campo Marzo dove, però, “decine di alberi sani e rigogliosi sono stati tagliati, non si sa bene perché, e sostituiti da altri che stentano a crescere e comunque richiederanno anni per fornire un po’ di ombra ristoratrice, senza che nulla sia stato fatto nel frattempo per sostituire le altre decine di alberi del parco caduti o malati”.

Bortolotto guarda dunque ai fondi messi a disposizione dal Pnrr che non devono né andare persi né usati male. “Vicenza ad oggi – conclude -, non sembra avere avuto un forte impulso ambientalista tanto quanto io lo intendo. Se all’amministrazione comunale uscente mancano idee e maggiore impegno ebbene se dovessi essere eletto sindaco applicherei concreti progetti già allo studio e pronti per essere presentati senza alcuna improvvisazione bensì con visione d’insieme”.


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