Andria, da Federico II alla moneta da un centesimo fino alla… burrata – La Via Francigena destinazione Roma, la 14ª tappa dal Sud

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Castel del Monte Andria
(foto: Adriana Eramo per Vipiù.it)

Siamo quasi al termine del nostro peregrinare attraverso la Puglia, pronti a scoprire le meraviglie che circondano il percorso della Via Francigena in Campania e in Lazio. Questa splendida regione non ha intenzione di salutarci con nulla che non ci lasci a bocca aperta come hanno fatto tutte le sue precedenti tappe. Immergiamoci quindi nel cuore della Murgia pugliese e scopriamo Andria e i suoi dintorni: natura, storia e gastronomia sono le parole chiave per comprendere la bellezza di questa terra.

Castel del Monte e Federico II

Moneta castel del monte AndriaPrendete il vostro portafogli e cercate una monetina da un centesimo (prima che scompaiano definitivamente). La sagoma in rilievo ritrae un castello molto speciale, un patrimonio riconosciuto dall’UNESCO, voluto da una delle figure più importanti della storia e della cultura italiana ed europea.

Stiamo parlando di Castel del Monte (foto in copertina), il gioiello architettonico voluto da Federico II di Svevia. L’imperatore, conosciuto come Stupor Mundi per la sua personalità raffinata e intellettuale, ne ordinò la costruzione su questa collina della Murgia. La data convenzionale a cui si fa risalire il completamento dei lavori è il 1240. L’otto è il motivo ricorrente: la pianta ottagonale è circondata da otto bastioni, a loro volta ottagonali; l’armonia di queste forme e la loro peculiarità rispetto a qualsiasi altro castello d’Europa sono la caratteristica principale di Castel del Monte. La simbologia dietro al numero, unita all’assenza di elementi tipici delle fortificazioni militari (il fossato), ma anche residenziali (cucine, sotterranei), continua inoltre a stuzzicare la curiosità degli studiosi e la fantasia degli appassionati, determinati a venire a capo dei misteri e delle domande che la straordinaria figura di Federico ha lasciato ai posteri.

Castel del monte interno
Dettaglio dell’interno del castello (foto FB: Riccardo Bruno)

Lo Stato italiano acquistò il monumento nel 1876, avviandone subito il restauro. Il forte versava, sia internamente che esternamente, in condizioni precarie. I restauri furono ultimati solo nel 1995, salvando e restituendo così all’Italia e al mondo interno un tesoro di inestimabile valore.

Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia

Castel del Monte, sebbene sia il principale testimone della storia gloriosa di questa zona, non è di certo il solo elemento degno di nota. Nei dintorni di Andria si estende infatti un importante Parco Nazionale.

Murge
Paesaggio della murgia da Castel del Monte (foto: Adriana Eramo per ViPiù.it)

Le murge sono altopiani carsici che caratterizzano la morfologia della zona settentrionale della Puglia e di parte della Basilicata. Il Parco protegge gran parte del patrimonio naturalistico della parte superiore di questa area. In esso sono contenute testimonianze di grande importanza, come la grotta dei dinosauri (complesso nel quale è possibile ammirare antichissime le loro orme) e luoghi spettacolari come la cava di bauxite.

La burrata di Andria IGP

Burrata di Andria
La burrata (foto flickr: duncan cumming)

Andria è anche la patria di deliziosi prodotti tipici. In queste zone si producono specialità come l’olio e la treccia, ma il vero fiore all’occhiello della gastronomia locale è la burrata di Andria, che dal 2016 gode del riconoscimento di protezione IGP da parte dell’Unione Europea.

La burrata è famosa ormai in tutta Italia ed è apprezzata anche all’estero. Si tratta di un sacchettino di pasta filata che nasconde un cuore tenero di panna e stracciatella. Salutiamo Andria rifocillati e incamminiamoci alla scoperta della prossima tappa.