Lucio Zaltron da Vicenza a Roma a piedi: l’incredibile viaggio (Parte 1) lungo la via Francigena

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Via Francigena, Lucio Zaltron in viaggio da Vicenza a Roma (tappa 1)
Lucio Zaltron in viaggio da Vicenza a Roma (tappa 1)

Mentre stiamo pubblicando settimanalmente una rubrica sulla via Francigena del Nord e sulla sulla via Francigena del Sud ne approfittiamo per (ri)pubblicare il viaggio compiuto a piedi dal vicentino Lucio Zaltron, che ha sperimentato l’esperienza di persona  partendo da Vicenza per arrivare a Roma. (prima pubblicazione 24 ottobre 2019, per un problema tecnico che proveremo a risolvere mancano le foto, ndr)

Tappa n°1 da 21 km : Vicenza – Barbarano

Partiti dalle scalette di Monte Berico, abbiamo lasciato la città costeggiando i colli berici lungo la ciclabile senza particolari emozioni se non con il desiderio di arrivare alla fine della prima meta. P.S.: anche le periferie della mia città sono purtroppo circondate non da un bel vedere nascondendo troppo spesso testimonianze di un passato e di una natura che meriterebbe più rispetto ed esibita con orgoglio.

Tappa n°2 da 27 km : da Barbarano a Montagnana (frazione Borgo Frassine)

Dopo la bella e buona accoglienza dell’agriturismo Canova e della sua signora Emma ci siamo diretti verso la famosa città murata con l’entusiasmo di ragazzi sempre alla ricerca di emozioni. Il percorso è stato ancora deludente per il suo troppo e caldo asfalto ma qualche bella sorpresa c’è stata come i campi di tabacco e la villa Poiana del Palladio (compreso qualche strada sbagliata … ). Arrivati stanchi ma ben accolti a Borgo Frassine, questa sera saremo ben lieti accettare l’invito a cena di Giorgio e Roberto. P.S.: Solo il cammino con il suo lento faticoso andare ti riserva il privilegio di cogliere aspetti che il nostro quotidiano ordinario non potrà mai donare …

Tappa n°3 da 40 km circa : da Montagnana (frazione Borgo Frassine) a Ficarolo

Dopo l”indimenticabile serata di ieri, questa mattina all’alba ci siamo diretti convinti verso il Po. Giornata molto difficile sia per il caldo ma soprattutto per una vescica al piede che mi ha accompagnato in un territorio che purtroppo apprezzo sempre meno. Campi, capannoni, strade, pochi alberi, degrado troppo diffuso … come una pena da scontare ! Ma i miracoli esistono e grazie all’amico “san Carlo da Adria” che negli ultimi 7 km ci ha raccolti lungo la via e ci ha accompagnati alla meta la cui magia mi ha veramente sorpreso ! Cinzia e Francesco detto Caronte mi hanno fatto dimenticare il brutto con tanta bellezza e simpatia nella loro casa galleggiante ! P.S.: dice il saggio … Se vuoi riconoscere ed apprezzare il bello, tante cose brutte devi vedere !

Tappa n°4 da 30 km circa: da Ficarolo a Finale Emilia

L’interminabile argine del Panaro ci ha accompagnato per l’intera giornata. Ancora molto caldo e tanta fatica ma con un panorama decisamente più interessante per i paesini attraversati e per la quasi totale assenza di traffico. L’arrivo al convento da Padre Paul Marie è giunto al momento giusto anche per la mia nuova vescica e per una importante bevuta di acqua fresca. P.S.: mai nella mia vita ho camminato per così tanti chilometri su un argine e devo dire che è stata una nuova indimenticabile esperienza che mi ha fatto molto riflettere anche sul senso degli argini che mi accompagnano spesso nei miei pensieri.

Tappa n°5 da 33 km circa: da Finale Emilia a Nonantola

Le mie vesciche mi hanno costretto a modificare il mio piano di viaggio. Ho abbandonato i miei compagni per avventurarmi in una modalità di viaggio che non facevo da quattro decenni: l’autostop! Per un paio di volte ho beneficiato del piacere fino a ritrovarmi con Alberto e Paolo in quel di Bomporto. Abbiamo poi proseguito il Cammino lungo la via Francigena approfittando dell’assistenza di Marco Ranuzzi che ci ha inviato il buon Leo che ci ha accompagnato fino a Nonantola seguendo quindi ancora per poco, e per fortuna, l’assolato argine del Panaro. Grande fortuna è stato anche il privilegio concesso da Don Alberto per la visita del tesoro dell’Abbazia ! Anche oggi giornata indimenticabile sia per essere “ritornato giovane” per qualche chilometro e sia per l’incontro con tanti abbracci e sorrisi e un’ottima cena con i nuovi amici di Nonantola Welde, Tekle, Libero, Leo e Marco. P.S : La mia casa continuerà a viaggiare su due gambe e i miei sogni non avranno frontiere anche se ogni tanto saranno accompagnate da qualche ruota.

Tappa n°6 da 25 km circa: da Nonantola a Spilamberto

Dopo la serata di ieri, questa mattina il risveglio è stato più difficile della passeggiata di oggi iniziata anche con un passaggio del buon Leo fino a Rubiana per vedere le meravigliose opere dell’artista sacerdote Don Gianni Gilli. Finalmente anche il paesaggio è cambiato come per le Meseta del Cammino di Santiago! L’ombra delle piante ha fatto sentire tutto il suo piacere così come la precisa e dettagliata descrizione del percorso di Marco Ranuzzi (che spero metta a disposizione per il prossimo aggiornamento della guida della Romea Strata …).
Cosa dire poi dell’accoglienza di Angela e Giordano…semplicemente meravigliosa, gustosa e abbondante ! P.S. : Non camminare dietro a qualcuno, potrebbe non condurti. Non camminare davanti, potrebbe non seguirti. Camminagli accanto e scoprirai una nuova Amicizia.

Tappa n°7 da 70 km circa: da Spilamberto a Fanano

Questa giornata è stata complicata … iniziata di buon’ora con la medicazione delle vesciche, il Cammino ci ha ricondotto lungo il percorso vita del Panaro fino a Vignola. La volontà di proseguire é stata purtroppo bloccata dal dolore nonostante la sosta prolungata per la visita della bellissima Rocca. Abbiamo quindi deciso a malincuore l’uso del pullman fino a Fanano per un soggiorno con un tempo necessario a rimettere in forma le nostre estremità.
P.S. : Nonostante tutto anche oggi dal Cammino ho ricevuto di più di quello che cercavo

(Il reportage sul viaggio lungo la via Francigena continua nella seconda parte)