Ucraina, nuovi raid russi nella notte. “Proposte di tregua ignorate”

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Mentre gli Usa insistono per un cessate il fuoco immediato e Zelensky ha sfidato Putin a incontrarsi di persona in Turchia giovedì 15 maggio, la Russia non accenna a diminuire gli attacchi contro l’Ucraina.

Questa mattina un raid di droni russi contro l’infrastruttura ferroviaria ucraina nella regione di Donetsk ha ferito un macchinista di un treno merci civile. “Le proposte di tregua vengono ignorate, gli attacchi ostili alle infrastrutture ferroviarie continuano”, ha riferito la società ferroviaria ucraina Ukrzaliznytsia in un post su Telegram.

“Dalle 23 dell’11 maggio il nemico ha attaccato con 108 droni Shahed e altri tipi di droni”, rende noto via Telegram l’Aeronautica militare ucraina, confermando che almeno “55 droni stati abbattuti”.   Attaccata anche la regione di Odessa, ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleg Kiper, aggiungendo che il raid ha causato il ferimento di una persona.

“A seguito dell’attacco a Bilhorod-Dnistrovsk, si sono verificati danni alle infrastrutture civili, in particolare a edifici residenziali, un edificio amministrativo e una stazione dei vigili del fuoco. Un uomo è rimasto ferito in una delle abitazioni private danneggiate, ha scritto su Telegram.  Intanto dopo la tregua di 3 giorni proclamata dal Cremlino, la data cerchiata in rosso è il 15 maggio: Putin, nella notte tra 10 e 11 maggio, ha proposto la ripresa dei colloqui diretti a Istanbul, in Turchia.

All’apertura del presidente russo ha fatto seguito l’intervento di Trump. “Kiev dovrebbe accettare”, ha affermato il presidente americano. Detto, fatto: “Aspetto Putin in Turchia”, il messaggio del presidente ucraino Zelensky, che costringe di fatto il Cremlino ad uscire allo scoperto.

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