
È arrivato il via libera in Veneto all’utilizzo di proiettili di gomma contro i lupi confidenti, ovvero quegli esemplari che mostrano un comportamento di abitudine o confidenza alla vicinanza dell’uomo e del suo ambiente. La decisione è stata stabilita dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), a seguito del parere positivo dell’Ispra.
Il presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, ha commentato la novità, sottolineando come l’introduzione di questo strumento sia fondamentale “per tutelare il territorio e gli animali da allevamento e da compagnia”. La Provincia, ha ricordato Nardin, si è fortemente spesa nell’ultimo anno sul tema del lupo, raccogliendo le preoccupazioni di agricoltori, allevatori e malgari, spesso vittime di predazioni, e degli amministratori pubblici allarmati dalla presenza del lupo sempre più vicina alle aree abitate.
Il provvedimento ministeriale prevede che solo personale specificamente formato sia autorizzato a sparare proiettili di gomma. La sperimentazione avrà una durata limitata, fino a dicembre, al termine della quale dovrà essere presentato un report per verificarne i risultati.
Nardin ha espresso alcune riserve sui limiti attuali della misura: “I limiti rimangono stringenti, soprattutto se per personale formato si intende solo la Polizia Provinciale”. Il presidente ha evidenziato le difficoltà nel coprire un territorio vasto come il vicentino con il numero di agenti a disposizione, considerando che i lupi censiti superano gli 80 esemplari e i branchi accertati sono 7, anche se la realtà indica numeri maggiori. Per questo, Nardin ha auspicato che “la possibilità di sparare fosse estesa anche ad altre figure, appositamente formate e munite di specifica autorizzazione”.
Nel Vicentino, l’uso di proiettili di gomma era già stato autorizzato in due aree specifiche, Arsiero e Torrebelvicino. Ora la possibilità di utilizzo si estende a tutto il territorio provinciale, un aspetto che, secondo Nardin, “fa certo la differenza”. Con l’arrivo della stagione estiva, l’apertura delle malghe e l’aumento dei turisti sulle montagne vicentine, l’auspicio è che questo strumento possa svolgere un ruolo concreto di dissuasione del lupo dall’avvicinarsi all’uomo e alle attività produttive. Nardin ha voluto ribadire la posizione della Provincia: “Non siamo contro i lupi, ma per una convivenza pacifica”.