
(Adnkronos) – Alle celebrazioni per il 45esimo anniversario della strage di Bologna, "quello a cui ho assistito ieri non è stato un omaggio alle vittime, ma un comiaziaccio politico che parlava del presidente del Consiglio, del presidente del Senato, del dl Sicurezza, della separazione delle carriere. Ho sentito poco onorare i morti della strage del 2 agosto e molto fare comizi politici. La mia domanda al governo è: se questo accade, mi autorizzate ad alzarmi e andarmene? Non è stato facile stare su quel palco, per me è stata una giornata complicata ma noi siamo istituzionali anche per chi non lo è". Così la ministra dell'Università, Annamaria Bernini, agi Stati generali del Mezzogiorno di Forza Italia, dopo la contestazione di ieri a Bologna e il discorso del presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime Bolognesi. "Alla presidente del Consiglio, che ci ha accusato di volerla esporre a ritorsioni, nel ricordare il passato da cui proviene, come quello da cui provengono gli esecutori delle stragi, vogliamo dire che una cosa è il rispetto per le Istituzioni, un'altra cosa è l'accettazione di riscritture interessate della storia, cosa che non siamo in alcun modo disposti a far passare". Queste le parole del presidente uscente dell'Associazione dei familiari delle vittime, Bolognesi, ieri dal palco in stazione a Bologna. "Presidente Meloni – ha detto ancora – condannare la strage di Bologna senza riconoscerne e condannarne la matrice fascista è come condannare il frutto di una pianta velenosa, continuando ad annaffiarne le radici". "Sappiamo bene che gli amici degli stragisti non si collocano solo a destra, perché il partito dei nemici della verità è trasversale, così come era trasversale la famigerata loggia massonica P2. È però un fatto che tutti gli stragisti italiani passarono dal Movimento Sociale Italiano, partito costituito nel 1946 da esponenti della Repubblica Sociale Italiana (allora in gran parte latitanti perché ricercati dalla nuova giustizia della Repubblica democratica), che fino all'ultimo avevano combattuto con i tedeschi contro i partigiani, partito che si collocava apertamente contro la nascente Costituzione nata nel 1947 e ispirata alla lotta di Liberazione", ha continuato. "Piena solidarietà ai familiari delle vittime che noi onoreremo non soltanto a parole ma facendo cose concrete e quindi garantendo trasparenza per l'accesso agli atti e soprattutto garantendo il percorso della legge, che c'è sia alla Camera che in Senato, per garantire un margine ulteriore di risarcibilità ai familiari delle vittime", la risposta della ministra Bernini al termine del discorso tenuto da Bolognesi. "Sono rimasta su questo palco dall'inizio alla fine proprio per il profondo rispetto che a titolo personale e come rappresentante del governo nutro nei confronti dei familiari delle vittime dei sopravvissuti alle strage di Bologna e in qualsiasi parte d'Italia e del mondo, vista la situazione. – ha proseguito Bernini – Devo, però, dire che non sono d'accordo, né a titolo personale né come rappresentante del governo e lo sottolineo, non sono d'accordo, con qualunque riferimento fatto dal presidente Bolognesi all'attualità o all'attuale governo". "Qualunque collegamento con l'orrore della strage e l'attualità o l'attuale governo – ha ribadito con forza Bernini – lo respingo senza se e senza ma. Il rispetto che devo a titolo personale e come rappresentante del governo ai familiari delle vittime e a tutti i sopravvissuti e ai familiari delle stragi, mi ha tenuto ferma su questo palco perché questa è la democrazia: anche quando non siamo d'accordo, essere sempre presenti e ascoltare con rispetto l'opinione di tutti. Ripeto, sono in totale disaccordo su tutti i riferimenti all'attualità e all'attuale governo". "Continueremo a collaborare con l'Assocaizione delle vittime – ha sottolineato Bernini – a titolo personale e come rappresentante del governo e con il presidente onorario Bolognesi, come avevo promesso, nel dissenso reciproco: io dissento da quello che lui dice, lui dissente da quello che dico io, ma continueremo a collaborare e ci metterò tutto l'impegno, mio e del governo, per fare in modo che i familiari delle vittime e tutti i sopravvissuti alle stragi abbiano il massimo della trasparenza, verità e giustizia". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)