Protocollo d’intesa tra Inps e Anci per gli sportelli telematici nei Comuni / Video

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ROMA (ITALPRESS) – Favorire l’attivazione e la promozione dei Punti utenti evoluti (PUE) e dei Punti cliente di servizio (PCS) presso i Comuni italiani, con particolare attenzione alle aree interne e le isole minori. E’ l’obiettivo della collaborazione tra Anci e Inps prevista nel protocollo di intesa firmato a Roma dai presidenti Gaetano Manfredi e Gabriele Fava. I Punti utente e i Punti cliente sono sportelli telematici Inps e sportelli virtuali di accesso ai servizi coadiuvati dalla presenza di un funzionario comunale.

Un progetto già sperimentato in 23 Comuni di 7 Regioni che ora è pronto a diventare una rete nazionale. Anci ed Inps individueranno ulteriori iniziative per migliorare l’accessibilità alle prestazioni Inps, con Anci che supporterà l’Inps nella raccolta di feedback e nell’analisi dell’esperienza degli enti comunali che hanno attivato il PUE o il PCS. Oggi più di 4.500 Comuni italiani non hanno un ufficio Inps nelle vicinanze. Significa che milioni di cittadini sono costretti a spostarsi. Inoltre, Anci ed Inps promuoveranno attività di comunicazione e informazione per gli utenti sull’importanza e i benefici dell’utilizzo dei PUE e dei PCS.

Questo anche in relazione alle finalità del Progetto “Inps in rete per l’inclusione” che fa riferimento all’Accordo quadro di collaborazione tra Inps, Anci, Caritas italiana, Comunità di Sant’Egidio e Croce Rossa Italiana, sottoscritto il 27 marzo 2025. Il progetto è finalizzato a valorizzare e rafforzare la rete di protezione sociale a livello nazionale e locale e la sinergia in favore dei soggetti in difficoltà sociali ed economiche. “Il protocollo tra Inps e Anci non è un atto formale è un patto di prossimità e di responsabilità. È la scelta di avvicinare ulteriormente lo Stato dentro ogni comunità, soprattutto in quelle più fragili, affiancando e supportando i sindaci con le prestazioni Inps“, afferma il presidente dell’Inps, Gabriele Fava. “Questo accordo segna un passo avanti verso un nuovo modello di servizio, centrato sulla consulenza e sulla capacità di accompagnare i cittadini in scelte sempre più complesse. Un modello che sa unire innovazione digitale e contatto umano, per ridurre il digital divide e dare risposte rapide anche a chi vive nei luoghi più remoti. Nei prossimi tre anni lavoreremo insieme ai sindaci, con l’Anci per estendere questa rete in tutto il Paese”, conclude.

Per il presidente dei Comuni, Gaetano Manfredi, “offrire un accesso facilitato ai servizi Inps è un passo concreto verso l’inclusione sociale e digitale, soprattutto nelle aree interne che, a causa di una limitata connettività e della posizione geografica, soffrono difficoltà di accesso ai servizi essenziali, come quelli previdenziali e assistenziali dell’Inps. L’attivazione dei PUE e dei PCS va quindi a rafforzare il ruolo dei Comuni come presidi territoriali e punti di contatto essenziali tra lo Stato e i cittadini – osserva – offrendo la possibilità ai cittadini di accedere ai servizi dell’Inps direttamente presso il proprio comune. Una soluzione particolarmente utile per le persone anziane, per coloro che non hanno familiarità con gli strumenti digitali, o per chi vive in luoghi dove recarsi in una sede Inps fisica è complicato. In tal senso, l’intesa tra Anci e Inps rappresenta un modello virtuoso di collaborazione istituzionale che mette al centro il cittadino, specialmente quello che vive in contesti più marginali. Questo impegno congiunto è fondamentale per costruire una società più equa e accessibile, dove i servizi non sono un privilegio, ma un diritto per tutti”, conclude.

– foto xb1/Italpress –

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