
Una nuova polemica infiamma il Consiglio comunale di Schio, incentrata sui ritardi relativi alla palestra di Giavenale, chiusa e inagibile da oltre un anno e mezzo. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Alex Cioni, ha sollevato la questione, scontrandosi con l’assessore all’Ambiente Maculan, che detiene anche la delega ai Lavori pubblici.
L’amministrazione è accusata di non fornire risposte concrete e rimandando la questione all’affidamento di una perizia tecnica a un professionista, richiesta solo poche settimane fa, nonostante la documentazione prodotta dall’azienda costruttrice – accusa FdI – fosse già da mesi in possesso del Comune.
Nella sua replica, il capogruppo Alex Cioni ha contestato con fermezza la linea difensiva adottata, accusando l’amministrazione di avere la “coda di paglia“. Cioni ha ribadito che, sebbene il merito tecnico spetti ai professionisti, “il giudizio politico – cioè stabilire se un problema è stato affrontato in modo adeguato – spetta ai rappresentanti eletti”. Ha poi aggiunto in modo provocatorio: “Se per parlare in consiglio servisse un attestato o una laurea specifica, allora qui dentro dovremmo tutti tacere sulla gran parte dei temi”.
Cioni ha puntato il dito in particolare contro i ritardi cronici, domandando il motivo per cui l’amministrazione abbia chiesto una nuova perizia solo un mese fa, se la documentazione del costruttore era già stata acquisita da tempo. “Questo non è prudenza, è perdita di tempo“, ha tuonato il capogruppo.
Il dibattito ha toccato anche i temi della comunicazione e della governance. Alle accuse sull’uso dei social network da parte dell’opposizione, Cioni ha replicato sferzando l’assessore: “Noi li utilizziamo per comunicare il nostro lavoro ai cittadini, voi invece spendete migliaia di euro all’anno dei contribuenti per promuovere la vostra attività amministrativa su media e riviste. È legittimo fare comunicazione istituzionale, ma non venite a darci lezioni visto che noi non usiamo soldi pubblici”.
Infine, Cioni ha concluso il suo intervento con un affondo sull’assenza di una figura politica di riferimento per i lavori pubblici: “Capisco l’imbarazzo di Maculan, dato che i Lavori pubblici non rientrano nelle sue deleghe, ma ricordo che dopo le dimissioni di Marchioro il Comune è senza un assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica da mesi”.
Il capogruppo ha quindi auspicato che il sindaco individui al più presto una figura competente, in grado di dare risposte nel merito “con sangue freddo e lucidità, e non con attacchi personali gratuiti”.