Abbinamento con dolce, Moscato di Trani e Porto: “Wine Specialists Journal”

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Dolce, Sachertorte e pasticceria secca
Dolce, Sachertorte e pasticceria secca

Forse non tutti sanno che la prima sensazione gustativa degli esseri umani è proprio il dolce, infatti il latte materno, la prima sostanza nutritiva che si presenta anche come mezzo per lenire tutti i dolori e i fastidi di un bebè, ha un gusto tendenzialmente dolce. Sarà per questo che appena cerchiamo conforto abbiamo l’abitudine di scofanarci di vasetti di crema di nocciole o vagoni di cioccolate?

Non è il caso di addentrarci in interpretazioni psicoanalitiche inerenti al rapporto degli esseri umani con il dolce, dal momento che in questa sede ci occupiamo principalmente di vini, tuttavia anche noi ci siamo lasciati prendere alla gola per abbinare qualcosa di gradevole ad una succulenta Sachertorte e ad un dolce secco della tipica pasticceria pugliese di pasta di mandorle. Va detto subito che con i dolci grassi come mousse al cucchiaio e paste con creme e panna sarebbero più indicati vini dolci e tendenzialmente alcolici, così come con i gustosissimi e untuosi dolci fritti, ai quali anche l’abbinamento con una bollicina non farebbe male. Noi abbiamo provato, tuttavia, ad abbinare ad una Sachertorte, che dalla sua ha la dolcezza del cioccolato, l’acidità della confettura di albicocche nella farcitura e la grassezza della panna per la copertura, e ad un dolce secco di mandorla un Moscato di Trani e un Porto.

Moscato di Trani DOC 2018, Villa Schinosa, 14,5% vol.

Moscato di Trani DOC, Villa Schinosa
Moscato di Trani DOC, Villa Schinosa

Per noi della Wine Specialists Council avere a che fare con il Moscato di Trani significa giocare in casa, infatti spesso ci siamo presentati come ambasciatori di questo prodotto vinicolo, sia in terra di Puglia con l’evento Sweetly sia in Veneto al Vinitaly di Verona. In questo caso abbiamo selezionato il Moscato di Trani DOC prodotto dall’azienda Villa Schinosa di Trani, appunto, che ha fatto di questo prodotto il fiore all’occhiello della sua cantina. La peculiarità del Moscato di Trani DOC è quella di essere un vino dolce ricavato da un antico vitigno autoctono, chiamato anche Moscato Reale, le cui uve, allevate a spalliera con cordone speronato su terreni principalmente tufaceo-calcarei, subiscono un processo di surmaturazione sulla pianta, al limite dell’appassimento, e vengono poi raccolte non oltre il 30 ottobre. Il Moscato di Villa Schinosa si presenta di colore giallo oro pieno, brillante con sensazioni olfattive fruttate molto intense di frutta esotica, papaya, mela, pesca e floreali di mimosa, gerbera, camomilla. Tra le erbe aromatiche riconosciamo la salvia, il timo e la maggiorana, mentre risale la nota salmastra tra i minerali e la cannella tra le spezie, per poi finire con sentori di burro fuso, vaniglia, caramello e miele. All’assaggio si presenta dolce, ovviamente, caldo nell’alcool e avvolgente, sicuramente di corpo, equilibrato con persistenza lunga e con una qualità definita. Per le sue caratteristiche l’abbinamento con il dolce proposto tende ad esaltare notevolmente la pasticceria secca, mentre, invece, risulta meno indicato con la Sachertorte, che tende a prevalere decisamente sulla delicatezza del Moscato.

Porto, Ramos Pinto, Late Bottled Vintage 2017, 19,5% vol.

Porto, Ramos Pinto
Porto, Ramos Pinto

La peculiare vocazione internazionale della Wine Specialists Council ci spinge a varcare le soglie dei confini nazionali per provare ad abbinare un tipico vino portoghese, il Porto, a quella eccessiva grassezza, dolcezza e untuosità che caratterizza l’austrica Sachertorte. Abbiamo selezionato un Late Bottled Vintage Porto, cioè un vino di singola annata con imbottigliamento tardivo che però non è dichiarata Vintage, dell’azienda Ramos Pinto, prodotto con uve Sousão, Touriga Nacional e Touriga Franca con invecchiamento in botti di rovere. Alla vista questo Porto si presenta di colore rubino con unghia granata, limpido e compatto. Al naso la frutta sotto spirito è straripante, ma poi arriva la rosa, il bosso tra i vegetali, la salvia, l’origano e il minerale di grafite insieme al pepe nero, ai chiodi di garofano, la paprika, mentre tra le tostature si avverte netta la sensazione di un tabacco da pipa, del caffè e del cioccolato per poi far percepire le note di resina, smalto e cera lacca. All’assaggio è dolce, caldo e discretamente citrino con tannini setosi che potrebbero ancora affinare, ma che per il momento ci restituiscono un vino di qualità definita, strutturato e dall’intensità lunga: questo era proprio quello che ci serviva per legare bene l’untuosità, la grassezza e la dolcezza della nostra Sachertorte.