Allagamenti Pedemontana, Struttura di progetto: “avvenivano anche prima, rete idraulica inadeguata”

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Struttura di progetto

Oggi si è svolto l’incontro convocato dalla Struttura di Progetto della Superstrada Pedemontana Veneta per discutere, assieme ai due consorzi di bonifica convocati dalla Regione Veneto Brenta e Alta Pianura Veneta dei recenti allagamenti nel Comune di Malo e nel sottopasso della viabilità complanare in comune di Colceresa.

“Le parti di infrastruttura interessate sono tutte in trincea – afferma la Struttura di Progetto in un comunicato – cioè più basse del piano campagna. A monte di Pedemontana, con le ultime piogge eccezionali, è sversata acqua dai campi posti a quota superiore che si erano allagati. Gli eventi del 29 e 30 agosto sono stati di assoluta eccezionalità – prosegue ancora la nota della Struttura di Progetto, che torna a dare la colpa ai campi circostanti  – (dai dati di rilevamento delle stazioni pluviometriche di ARPAV si sono raggiunti 180 mm di acqua, quando l’evento maggiore degli ultimi due anni aveva dato 90 mm di acqua, ed eventi del genere non si verificavano da almeno 50 anni), che tutti i manufatti idraulici costruiti su Pedemontana (ponti, attraversamenti idraulici, tombotti ecc.) sono correttamente dimensionati e che gli allagamenti sono dovuti a sversamenti dai territori limitrofi”.

“Già anche prima della costruzione di Pedemontana i terreni in quella zona, in occasione di eventi meteo piovosi particolarmente intensi, da anni si allagavano, a causa della inadeguatezza della rete idraulica superficiale, della caratteristica dei terreni argillosa, e quindi impermeabile, e dell’asporto di argilla per le vicine fornaci che ha prodotto l’abbassamento del piano campagna a quota inferiore rispetto ai corsi d’acqua. La costruzione della strada impone oggi di risolvere questo annoso problema territoriale”.

Di conseguenza sono stati annunciati ulteriori lavori: “si è deciso di provvedere ad una riqualificazione ambientale idraulica superficiale da parte dei consorzi, che si metteranno immediatamente all’opera con la redazione dei progetti necessari, al fine di regimare le acque piovane provenienti da nord, riconducendole in una rete irrigua superficiale efficace e in vasche di espansione. Nel frattempo verranno posti in essere piani di protezione civile al fine di evitare ciò che è successo sabato scorso. Il concessionario di Pedemontana ultimerà i ripristini ed intensificherà la vigilanza”.

Vi riproponiamo infine, come contraddittorio, la nostra intervista a Massimo Follesa, portavoce del CoVePa e candidato alle prossime elezioni regionali con la civica ‘Veneto che vogliamo’, in cui ha parlato degli allagamenti, della rete idrica e dei campi circostanti.

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