Antonio Dalla Pozza (PD) nulla dice sull’uso della bici comunale e “scappa” Emanuela Natoli (M5S) il cui post ci aveva incuriosito: bisogna proprio votarli questi candidati?

208

Il 4 maggio abbiamo pubblicato un articolo e un video il cui titolo è esplicativo: “Antonio Dalla Pozza punta a cinquina per sala Bernarda ma si imbatte in un’ipotesi di “peculato”: segnalazione di utente FB, bici comunale con Gps, video by detective Chilese“. Nel testo per raccontare come il noto investigatore vicentino Andrea Chilese avesse iniziato la sua personalissima indagine, che poi è sfociata nell’individuare l’assessore uscente e nuovamente candidato in Comune di Vicenza per il Pd, Antonio Dalla Pozza, come “utilizzatore finale” della bici comunale avevamo scritto una frase che oggi è arrivata a scatenare un putiferio… alla vicentina.

 

Eppure scrivevamo solo così: “un cittadino del mondo virtuale, dopo aver letto su Facebook il rimbrotto dell’assessore alla mobilità, che si definiva “biciclettoso”, a chi mal parcheggiava le bici in stazione, postava a sua volta sul suo profilo la foto di una bicicletta incatenata di fronte alla filiale della banca in cui lavora, per ora, Dalla Pozza, chiedendosi, ironicamente, di chi fosse“…

E oggi dagli, prima, con la richiesta di un gruppo FB locale, a cui sono iscritti in migliaia di vicentini, di rimuovere il video in cui era fissata anche l’immagine dell’innocuo post, che di certo non faceva il nome del “potente” assessore ma solo, e lecitamente, si chiedeva e chiedeva a chi leggeva il post chi fosse il proprietario della bici.

Nonostante Chilese, come evidenziato dal video e dall’articolo da noi pubblicato, si fosse dato da fare, e non poco, per rispondere con inconsueto senso civico alla domanda della cittadina del mondo virtuale dando un nome e cognome, Andrea dalla Pozza, al ciclofilo comunale, “colei” stamattina ci messaggiava anche direttamente indignata perchè nel video appariva la sua domanda (o la domanda di chi lei aveva postato), per giunta fatta con lo pseudonimo Manu Sun, scrivendoci che, perbacco!, ci intimava di rimuovere il frame in quanto “non autorizzato” e perchè lei mai “aveva accusato dalla Pozza”.

Dopo aver provato a spiegare a Manu Sun che non serviva la sua autorizzazione e che mai da noi e da Chilese era stato scritto, né tantomeno si arguiva dal video, che lei avesse accusato qualcuno, di fronte alle sue accuse crescenti ho cliccato su Manu Sun e mi è comparsa Emanuela Natoli, che si promuove come candidata pentastellata alle prossime comunali con Francesco Di Bartolo.

Ovvia, a questo punto, la mia domanda immediatamente rivolta a lei e ai lettori/elettori su che basi lei chiedesse il voto e perchè dovrebbero darglielo i veri 5 Stelle, che combattono il marcio del “sistema”, se lei si era spaventata addirittura della sua ombra.

Conseguenza? Un triste “si vergogni” rivolto a me, che sono… arrossito, e la rimozione della conversazione oltre alla “tragica” (oddio!) decisione di bannare il mio nome non senza farmi prima sorbire un altro insegnamento (“ci vuole un po’ di etica nella vita“) da parte dell’ineffabile Emanuela Natoli, pentastellata senza il coraggio iniziale di quel movimento, dopo aver rivendicato il diritto a chissà quale trattamento di favore per aver collaborato col suo Movimento a preparare la locandina di presentazione del mio libro sulla BPVi, che tante cose ha chiarito anche ai grillini.

Sconvolto dall’esclusione dal suo profilo invoco la comprensione del popolo del web riproponendo, grazie Manu candidata per il cambiamento del sistema tranne temerne gli strali, il video su Dalla Pozza, politico comunale da decenni, che sul punto dell’uso lecito o da peculato della bici comunale nulla ha detto.

Come nulla, per ora almeno, ho sentito sia dal sindaco Achille Variati, storico “affossatore” delle “infrazioni” del suo autista personale e del comandante della polizia locale Cristiano Rosini, sia dai candidati dell’attuale opposizione… che tutto dicono di voler cambiare.

Comprese le pessime abitudini di chi si fa forte delle proprie posizioni pubbliche fino ad abusarne?