Più di 300 firme sono state raccolte a Vicenza dal comitato Pro Assange locale per chiedere che l’amministrazione conferisca la cittadinanza al giornalista, programmatore e attivista australiano, cofondatore e caporedattore di WikiLeaks e incarcerato da quattro anni nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh a Londra: se estradato, rischia una pena fino a 175 anni di carcere.
Dopo aver lanciato la petizione, gli attivisti locali hanno organizzato una conferenza stampa per divulgarla ulteriormente, giovedì 18 gennaio 2024, alle 12 presso il bar Cirkus di Vicenza, in via Enrico Fermi.
“Assange – ricorda il comitato Pro Assange di Vicenza -, imprigionato da diversi anni nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh nel Regno Unito, è accusato di aver pubblicato su Wikileaks informazioni e documenti che espongono azioni imbarazzanti di governi e personalità influenti come notizie di pubblico interesse. Rischia l’estradizione negli Stati Uniti che lo porterebbe a trascorrere il resto della vita in un carcere di massima sicurezza.
Ad Assange è già stata conferita la tessera ad honorem di giornalista italiano, proprio per il suo contributo al diritto all’informazione libera e indipendente. Autorizzare l’estradizione del giornalista, esponendolo ad accuse di spionaggio, rappresenterebbe un pericoloso precedente per chiunque voglia informare i cittadini per farsi un’opinione attraverso la libera conoscenza dei fatti.
Riteniamo presupposti fondamentali di una società democratica la tutela della libertà di informazione e dei diritti umani e auspichiamo pertanto che il Comune di Vicenza voglia conferire la cittadinanza onoraria ad Assange nello stesso modo in cui Reggio Emilia, Napoli, Roma, Ferrara e Bari hanno già fatto o avviato le procedure per farlo”.