Attacco alla Siria, Pci Veneto: un altro Iraq e un’altra Libia?

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Questa notte USA, Francia e Regno Unito hanno lanciato missili e bombardato “obiettivi multipli” nei pressi di Damasco e Homs. Questo attacco segue il bombardamento di aerei israeliani di qualche giorno fa contro una base militare siriana. Attacco che ha provocato una quindicina di morti. Si parla di “azione dimostrativa” con “pochi danni” per i civili in risposta a un attacco con armi chimiche che, qualche giorno fa, l’esercito siriano avrebbe effettuato a Douma. Il condizionale è d’obbligo perché l’uso di armi chimiche è presunto e, se c’è stato, non è assolutamente chiaro chi l’abbia fatto.
La Russia, infatti, aveca accusato la Gran Bretagna e i servizi segreti occidentali di aver architettato il tutto ai fini di giustificare la ritorsione e l’azione che c’è stata poche ore fa.
E’ la stessa tattica usata dalle potenze imperialiste e coloniali in Iraq (le armi di distruzione di massa di Saddam e la farsa, ridicola e tragica allo stesso tempo, dell’allora segretario di stato USA Powell che mostrava una provetta durante un’assemblea all’ONU) e in Libia (dove con la distruzione del regime di Gheddafi hanno creato il caos). Una tattica che mira alla distruzione di governi “scomodi”e non allineati costi quel che costi. Così quelli che oggi hanno lanciato missili contro la SIria sono gli stessi che hanno finanziato e armato i terroristi affiliati ad AL Qaeda e l’ISIS contro il legittimo governo di Assad.
L’azione dimostrativa c’è stata ed è stata palesemente brutale. Dimostra che USA e “alleati” (sarebbe più giusto definirli “vassalli”) si sentono i “gendarmi del mondo”. Tiranni che pensano di poter agire a propria discrezione imponendo il loro potere. Hanno dimostrato che sono loro i veri “stati canaglia” che fomentano il terrorismo.
USA, Francia e Regno Unito stanno creando i presupposti per una guerra di più ampie dimensioni che può coinvolgere anche la Russia (che, finora, ha dimostrato grande capacità diplomatica e attenzione a non percorrere strade senza ritorno) in un conflitto diretto. Di questo bisogna avere coscienza.
Condanniamo nella maniera più decisa e ferma la politica imperialista e coloniale che USA, Francia, Regno Unito e Nato stanno attuando e che può scatenare una guerra globale.
Restare nella Nato, partecipare e dare supporto a queste azioni, anche solo giustificarle risulta insopportabile.

Giorgio Langella (segretario regionale PCI Veneto)