Bilancio, la denuncia di Piero Ruzzante: “la giunta Zaia regala 64 milioni alle banche: ora basta”

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?Sono 64 i milioni di euro – attacca in una nota il Consigliere regionale Piero Ruzzante (Liberi e Uguali), relatore di minoranza del Rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2017 – dei contribuenti veneti regalati alle banche tramite il meccanismo dei derivati, che tecnicamente si chiamano Interest Rate Collar ma in realtà sono scommesse fatte dalla Giunta Zaia coi soldi del popolo. Ricordo che la Regione Veneto ha potuto accedere a questi strumenti finanziari solo grazie ad una norma del ministro Tremonti, l’amico della Lega, già senatore leghista, quello della ?finanza creativa? che nei primi anni 2000 ha permesso a molte amministrazioni di scommettere coi soldi dei cittadini. Una legge che ha fatto danni in tutta Italia?.

?Fino al 31 dicembre 2017 – ha dichiarato Ruzzante durante la sua relazione – questi due derivati, sottoscritti tra il 2003 e il 2005 con Banca Intesa e Depfa Bank, sono costati 54.452.638 euro e 63 centesimi ai cittadini veneti, con un esborso complessivo di circa 10 milioni per il bilancio regionale nel 2017. Soldi che potevano essere restituiti ai cittadini frodati dalle banche e, invece, sono stati regalati proprio al sistema bancario.

 

?Su questo tema sono intervenuto più volte in precedenza – ha concluso l?esponente di Liberi e Uguali – anche con interrogazioni per chiedere alla Giunta regionale di attivarsi per rinegoziare gli assurdi tassi d’interesse (4,25%) pagati su questi due derivati e oggi, considerato che nulla è cambiato, come ha sottolineato la Corte dei Conti, ritengo che questo Consiglio debba esprimersi: per questo ho presentato un ordine del giorno intitolato ?Strumenti derivati: la giunta regionale valuti ogni azione che consenta di pervenire alla eliminazione degli elementi di criticità rilevati dalla Corte dei Conti in sede di giudizio di parifica del Rendiconto generale della regione per l?esercizio finanziario 2017?. L?ordine del giorno impegna la Giunta regionale a ?valutare le azioni da intraprendere ai fini della ristrutturazione degli strumenti derivati stipulati a copertura del rischio di tasso d?interesse sui presti obbligazionari ?Regione del Veneto 2003? e ?Regione del Veneto 2005? e contratti, rispettivamente, con Banca Intesa  e Depfa Bank; ad intervenire presso il Governo affinché, anche nell?ottica di quanto già previsto dall?art. 45 del decreto legge n. 66 del 2014, siano valutati nuovi strumenti legislativi di intervento che consentano alle Regioni di pervenire alla ristrutturazione degli strumenti derivati stipulati?.