La presidente della Bertoliana Chiara Visentin racconta la sua idea di biblioteca e cultura: da Vicenza al mondo intero

1223
Arch. Chiara Visentin, presidente della Bertoliana, nel chiostro di palazzo San Giacomo della Bertoliana
Arch. Chiara Visentin, presidente della Bertoliana, nel chiostro di palazzo San Giacomo della Bertoliana

Fermo restando che il valore delle persone prescinde dal genere, delle donne “ai vertici” si parla poco. Ancora meno se questi vertici appartengono alla cultura. A parere di ViPiù la “sensibilità altra” e la “grande caparbietà” delle donne che creano e custodiscono la cultura merita di essere maggiormente valorizzata. Da qui l’idea di interpellare l’architetto Chiara Visentin, presidente della Biblioteca Bertoliana di Vicenza, per iniziare a dare voce e spazio alle donne della cultura di Vicenza (prima pubblicazione il 24 dicembre alle 9.13, aggiornamento con servizio fotografico, il 25 alle 19.27, ndr).

Arch. Chiara Visentin, presidente della Bertoliana, al suo laboratorio di urbanistica al politecnico di Milano, sede di Mantova
Arch. Chiara Visentin, presidente della Bertoliana, al suo laboratorio di urbanistica al politecnico di Milano, sede di Mantova

Roccaforte della storia della città di Vicenza e public library. In futuro la Bertoliana conserverà entrambe le anime o ne svilupperà una in modo privilegiato?
Visentin. «La doppia identità della Bertoliana è scritta nel suo DNA: l’anima patrimoniale e conservativa la incorona seconda biblioteca in Veneto dopo la Marciana, mentre la public library accoglie ogni anno 130mila utenti, un numero maggiore degli abitanti di Vicenza. Le sedi della Bertoliana in centro storico sono tre: Palazzo San Giacomo conserva il patrimonio della città di Vicenza (ma non solo) e insieme è luogo di pubblica lettura, Palazzo Costantini è sede privilegiata di pubblica lettura, mentre Palazzo Cordellina è sede di rappresentanza con mostre ed eventi. La cosa interessante è però una terza: la Bertoliana ha una nuova missione, diventare una biblioteca digitale a tutti gli effetti».

Quali sono gli strumenti di questa nuova “mission”?

Arch. Chiara Visentin, presidente della Bertoliana, a palazzo Cordellina
Arch. Chiara Visentin, presidente della Bertoliana, a palazzo Cordellina

Visentin. «Innanzitutto il portale degli archivi. È il luogo in cui stiamo già inserendo tutta la documentazione contemporanea, dal ‘900 fino alla parte più antica. Si tratta di una sfida che fonde le due anime della biblioteca perché dà l’opportunità a ogni studioso di accedere al corpo della Bertoliana. Inoltre, questa nuova missione ha un carattere fortemente democratico, di condivisione della cultura ed è fondamentale in questo periodo pandemico. La Bertoliana è stata però una delle prime biblioteche in Italia a riaprire per consulenze, prestiti ecc. Questo nella convinzione che il patrimonio della biblioteca non sia un patrimonio privato, ma universale. È importante fare di tutto per non chiudere le biblioteche e perché l’anima conservativa della Bertoliana non venga associata all’idea di chiusura».

Arch. Chiara Visentin, presidente della Bertoliana, davanti alle telecamere Rai
Arch. Chiara Visentin, presidente della Bertoliana, davanti alle telecamere Rai

C’è l’intenzione di rendere la Bertoliana interessante anche per un pubblico internazionale?

Visentin. «La Bertoliana è già un polo internazionale per quanto riguarda, ad esempio, la collezione su Antonio Pigafetta o Andrea Palladio e i suoi committenti. Pigafetta, in particolare, suscita moltissimo interesse in tutti quei paesi del mondo sul quale Magellano si è affacciato ed è arrivato (ad esempio Argentina, Asia, Cile). Inoltre, nel momento in cui il pubblico internazionale fa richiesta di un materiale non ancora digitalizzato lo digitalizziamo appositamente per poterlo inviare».

Ingresso di palazzo San Giacomo della BertolianaJPG
Ingresso di palazzo San Giacomo della BertolianaJPG

Quali sono a suo parere le sfide e le opportunità del cambio di sede?

Visentin. «Il cambio di sede è il grande progetto della città. Si tratta di 10 mila metri quadri per i quali l’amministrazione comunale investirà non meno di 10-13 milioni di Euro. La Bertoliana ha redatto per il cambio di sede il progetto biblioteconomico, ossia l’idea reale di quello che si vuole fare nella nuova sede che sarà l’ex tribunale a S. Corona. A livello logistico, tecnico, fattuale non è imminente, ma non è nemmeno un sogno e questo ci entusiasma perché siamo convinti che il nuovo polo trasformerà anche la comunità. La speranza è che improvvisamente, attraverso il pretesto della biblioteca, Vicenza si scopra contemporanea».

Gli archivi a palazzo San Giacomo della Bertoliana
Gli archivi a palazzo San Giacomo della Bertoliana

Ci saranno nuove campagne o diversi tipi di crowdfunding oltre a Berty?

Visentin. «Berty si è conclusa positivamente circa 20 giorni prima della data prevista ed è probabile che questa formula, dato il successo, venga riproposta. Inoltre, una nuova soluzione che richiede “solo un click” è My Pay della regione Veneto. Da lì è possibile fare delle donazioni libere a favore della Bertoliana che servono da una parte a incrementare il patrimonio libraio e dall’altra a organizzare mostre, eventi e laboratori. La Bertoliana, infatti, valorizza il suo patrimonio conservandolo, proteggendolo, restaurandolo ma anche mostrandolo e raccontandolo».

Per quanto riguarda il settore Antico, c’è un piano per stimolare l’interesse anche a livello non specialistico?

Archivi a palazzo San Giacomo della Bertoliana
Archivi a palazzo San Giacomo della Bertoliana

Visentin. «Il rapporto con gli studiosi è prezioso per arrivare a identificare un possibile tema. Dopo averlo focalizzato la Bertoliana cerca sempre di divulgarlo, attraverso mostre o percorsi di lettura, con un’attenzione particolare alla diversa fruibilità del patrimonio; è il concetto della democrazia della lettura. Ora, ad esempio, è allestita una mostra sul gioco degli scacchi. Questo perché grazie a uno studioso abbiamo scoperto di avere uno dei più grandi patrimoni a livello europeo sul gioco».

Il chiostro interno pensile di palazzo San Giacomo della Bertoliana, una vista dall'alto
Il chiostro interno pensile di palazzo San Giacomo della Bertoliana, una vista dall’alto

Quale ruolo possono avere i giovani nel futuro della Bertoliana?

Sala e archivi a palazzo San Giacomo della Bertoliana
Sala e archivi a palazzo San Giacomo della Bertoliana

Visentin. «La Bertoliana è uno scrigno in cui i giovani possono avere tutta una serie di input, riferimenti, feedback e anche riscontri su quello che stanno studiando o su quello da cui sono incuriositi. Noi cerchiamo di far loro capire che possono trovare in Bertoliana non solo quello che cercano, ma anche un’occasione diversa di conoscenza che può provenire da un libro, ma anche dall’incontro con una persona, da una musica… Tutto questo attiene all’ambito della “post-formazione”, la formazione che travalica l’erudizione e riguarda la cultura a 360°. Inoltre, come Bertoliana cerchiamo anche di organizzare eventi ad hoc per i ragazzi come quelli di questa estate in cui i ragazzi si raccontavano ad altri ragazzi con la compagnia di un buono spritz e la musica in sottofondo. La nostra intenzione da sempre è quindi parlare con giovani, ma soprattutto ascoltarli perché hanno molto da dire».

La donazione della raccolta delle edizioni cartacee di VicenzaPiù, ora ViPiù.it online, rientrerà, insieme a quella di altri quotidiani, in un progetto più ampio?

Chiara Visentin, presidente della Bertoliana, a palazzo Cordellina
Chiara Visentin, presidente della Bertoliana, a palazzo Cordellina

Visentin. «In Bertoliana abbiamo molto ambito cartaceo che riguarda i quotidiani e cerchiamo di fornire al pubblico questo tipo di documentazione perché è la memoria del nostro Novecento. Ultimamente ne diamo anche molta comunicazione sui nostri social (Instagram e Facebook soprattutto). Inoltre, gli autori del Novecento vengono indagati e proposti al pubblico non solo attraverso i fondi, ma anche attraverso quello che è stato scritto dalle grandi firme del giornalismo. I giornali e i mensili che conserviamo non sono più cronaca, ma stanno diventando “storia contemporanea”».

Piano nobile di palazzo Cordellina della Bertoliana
Piano nobile di palazzo Cordellina della Bertoliana
Il chiostro interno pensile di palazzo San Giacomo della Bertoliana, una vista
Il chiostro interno pensile di palazzo San Giacomo della Bertoliana, una vista
Il chiostro interno pensile di palazzo San Giacomo della Bertoliana, un'altra vista
Il chiostro interno pensile di palazzo San Giacomo della Bertoliana, un’altra vista

Sei arrivato fin qui?

Se sei qui è chiaro che apprezzi il nostro giornalismo, che, però, richiede tempo e denaro.  I ricavi della pubblicità non sono sufficienti per la stampa indipendente ma puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro per darti moltissime notizie gratis e solo alcune a pagamento. Se vuoi continuare a leggere in futuro i nostri articoli e ad accedere per un anno a tutti i contenuti PREMIUM, al nostro archivio web e cartaceo e a molte iniziative in esclusiva per te puoi farlo al prezzo di un caffè, una birra o una pizza al mese.

Clicca qui e diventa Partner, Amico, Sostenitore o Sponsor

Grazie, il direttore

Opzioni aggiornate ViPiù Freedom Club
Opzioni aggiornate ViPiù Freedom Club