Ciambetti accoglie in Consiglio regionale delegazione di Monaci Guerrieri cinesi

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?Per me è un onore ricevere a Venezia i rappresentanti della cultura Shaolin che rappresenta un punto di riferimento  nel dialogo tra culture diverse che mirano tuttavia alla ricerca dell?armonia e del benessere.  Lo Shaolin ci introduce alla pratica delle arti marziali, ma anche alla meditazione Chan e all?osservanza della medicina tradizionale cinese. Come non pensare allora, incontrando i monaci guerrieri cinesi,  a Giovenale e al suo invito ?Orandum est ut sit mens sana in corpore sano?? Come si vede, culture antiche si incontrano qui a Venezia, in quella città che fu la prima porta d?Oriente e della Cina in Europa grazie a Marco Polo e ad Odorico da Pordenone?. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, preannuncia così – in una nota – la visita della delegazione dei Monaci Guerrieri attesi a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale per Venerdì 17 alle 12. 
La delegazione sarà composta tra gli altri da Leo Chen, presidente Associazione VeneXi?an, Shi Yan Ling, gran maestro priore del Tempio Shaolin di DengFeng e Direttore dell?Istituto di Ricerca sulla Medicina Shaolin e Kung Fu. ?Quella di venerdì in Consiglio regionale è la prima tappa della missione Shaolin a Venezia a cui seguirà – spiega Ciambetti – l?incontro di martedì 20 novembre a Ca? Foscari: è interessante vedere come i rappresentanti di questa cultura antichissima abbiano scelto Venezia e le Istituzioni pubbliche, appunto il Consiglio regionale, la casa di tutti i Veneti, e l?Università, la casa dello studio e della ricerca,  per presentarsi e per riallacciare così l?antico legame che unisce la Serenissima con la Cina. Da parte mia sono onorato: il monastero Shaolin sul Monte Songshan a Dengfeng, nella centrale provincia dell?Henan, è stato inserito tra i beni Patrimonio dell?Umanità sotto l?egida Unesco: quel tempio esiste da oltre duemila anni e nell?articolazione dei suoi edifici ripercorre la storia della cultura e della scienza cinese che oggi si confronta con noi in questa città e in questo Veneto, ieri come oggi,  ponte tra Oriente e Occidente?.