Concessioni Autostrade, Balotta (ONLIT): seguire anche in questo settore la via delle spiagge indicata dal consiglio di stato

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Concessioni autostrade autostradali venete
Concessioni autostrade
La sentenza del Consiglio di Stato, scrive nella nota sulle Concessioni Autostrade che pubblichiamo Onlit (qui altre sue news su ViPiu.it, ndr), mette la parola fine alle proroghe automatiche e generalizzate delle attuali concessioni balneari che impediscono a chiunque voglia entrare nel settore di farlo, permettendo ai gestori di assicurarsi enormi profitti con ridicoli canoni versati allo Stato. I magistrati amministrativi hanno deliberato che entro il 2023 “tutte le concessioni demaniali dovranno considerarsi prive di effetto”.
Il Consiglio di Stato indica così anche al ministero della Mobilità sostenibile una via da seguire per il riordino delle concessioni autostradali, che costituiscono anch’esse, come il demanio marittimo, un ricco e strategico patrimonio pubblico che oggi è appannaggio solo dei gestori, ai danni dei consumatori. Il recente decreto infrastrutture, invece, non recepisce il diritto Ue e le indicazioni dell’Antitrust italiana, e consente ancora ai gestori di autostrade già largamente ammortizzate di evitare le gare come nel caso della Autobrennero. Il tutto grazie all’adozione di nuovi Project Financing e al parternariato pubblico privato (PPP), che garantirebbero la proroga delle concessioni ai gestori attuali sotto la nuova veste di procacciatori di investimenti per nuove autostrade di dubbia utilità, come nel caso della Cispadana. Ci si dimentica però che tutti i tentativi di coinvolgere il capitale privato per nuove autostrade come la Pedemontana lombarda e la Brebemi sono falliti: sono dovute intervenire le risorse pubbliche di Cassa depositi e prestiti e Banca europea degli investimenti per ultimare i lavori, e quelle dello Stato e delle regioni per non far fallire i concessionari.

Dario Balotta 

presidente ONLIT  Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti