Costabissara, perseguita l’ex compagno: divieto di avvicinamento per una brasiliana 40enne

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Una brasiliana di 40 anni di Costabissara dovrà stare alla larga dall’ex compagno che perseguitava per ordine del giudice eseguito oggi dai carabinieri della compagnia di Thiene. D.G.A.P., queste le iniziali della donna, era arrivata persino a installare furtivamente un rilevatore Gps sull’automobile dell’uomo.

Nei giorni scorsi, dunque, i carabinieri delle stazioni di Breganze e Dueville hanno dato esecuzione alla misura cautelare personale del divieto di avvicinamento in tutti i luoghi frequentati dalla parte offesa, emesso dal Giudice per le indagini preliminari Matteo Mantovani del tribunale di Vicenza.

“I fatti – spiegano dall’Arma – si erano svolti interamente a Salcedo, a partire dal mese di marzo di quest’anno, quando la donna ha dato inizio ad una escalation di minacce e di atteggiamenti petulanti, anche di notte, che si sono fatte sempre più gravi fino a pensare di posizionare sull’autovettura del suo ex un apparecchio GPS per controllare i suoi movimenti così cagionandogli un perdurante e grave stato d’ansia.

D.G.A.P., non accettava che l’uomo avesse interrotto la relazione affettiva dopo due anni e per questo voleva rendergli l’esistenza impossibile.

Dalle parole, la donna è poi passata ai fatti, in quanto l’ex fidanzato, verso la metà del mese di maggio, si è accorto che sulla sua autovettura era stato installato, a sua insaputa, un apparecchio GPS, subito sequestrato dai carabinieri di Breganze, che le permetteva di pedinare l’ex compagno e verificare puntualmente tutti i suoi movimenti giornalieri.

A seguito delle dettagliate denunce sporte dall’uomo ai carabinieri di Breganze territorialmente competenti, dalle testimonianze raccolte e grazie alla sua perseveranza nel riportare ogni singolo episodio di cui era rimasto vittima, l’Autorità Giudiziaria vicentina ha raccolto tutti gli elementi a piena conferma del carattere molesto e petulante dei comportamenti, sempre più persecutori, assunti dalla donna che ha permesso di emanare il provvedimento restrittivo alla quale, su richiesta del P.M. dott. Giovanni Pipeschi, il GIP ha disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento dovendo tutelare l’incolumità della parte offesa”.