Covid, Crisanti: “con terapia monoclonale stiamo buttando 500 milioni di euro”

Il virologo dell'Università di Padova bacchetta ancora il Veneto: "zone gialle non funzionano, numero di morti inaccettabile"

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Andrea Crisanti Carta Bianca
Andrea Crisanti Carta Bianca

In attesa di conoscere la strategia di Mario Draghi, sempre che un eventuale esito negativo del voto, per ora rimandato, sulla piattaforma Rousseau, non spinga i 5Stelle a dire no al premier incaricato facendo saltare il banco e portandoci alle urne, sul piano vaccinale anti-Covid, con annesso destino del commissario Arcuri, ieri il virologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti ha abbattuto la sua scure contro la terapia degli anticorpi monoclonali, davanti al viceministro della Salute Sileri nel corso della trasmissione Carta Bianca su RaiTre.

“Sulla base dei risultati, i monoclonali non funzionano nei casi avanzati di Covid, hanno un effetto positivo nei casi lievi e moderati. A che serve spendere 500 milioni di euro in questa pratica? Quei soldi sarebbero serviti alla ricerca italiana” ha detto Crisanti. E anche l’uscente Sileri ha detto che sarebbe stato più utile spenderli per isolare le varianti, come quella brasiliana, che stanno mettendo in ginocchio gli ospedali a Perugia e a Brescia. Sileri però ha ribadito come certe decisioni siano in mano al commissario Arcuri. Ed è per questo che viene da chiedersi: se si accusa il governo Conte II di non aver gestito bene l’emergenza Covid e si è convinti che Draghi farà sicuramente meglio, la sua prima mossa non dovrebbe essere quella di sostituire Arcuri?

“L’obiettivo adesso è quello di vaccinare i settantenni, gli ottantenni e novantenni, quindi i monoclonali a che servono? Cinquecento milioni di euro forse dovevano essere investiti nelle università italiane per mobilitare le migliori risorse. Noi stiamo regalando cinquecento milioni di euro a Elly Lilly e Regeneron” ha aggiunto Crisanti, che poi non si è risparmiato una frecciatina, l’ennesima, contro la gestione dell’emergenza in Veneto: “le zone gialle non funzionano per frenare i contagi; lo abbiamo visto in Veneto e altre regioni, con un numero di morti inaccettabile”.

Alla luce di ciò la risposta di Crisanti alla domanda di Bianca Berlinguer sull’allentamento delle restrizioni pare scontata: “con le varianti, le zone gialle, i vaccini da fare, non credo sia il momento opportuno”.