New Conversations – Vicenza Jazz. Dal live del trio di Bill Frisell all’anteprima nazionale del restaurato Buena Vista Social Club

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New Conversations – Vicenza Jazz

Con l’avvicinarsi dell’inizio della sua ventottesima edizione, il festival New Conversations – Vicenza Jazz perfeziona il suo programma, rivelando novità della massima importanza.

Si aggiunge infatti una nuova serata in coda al festival, il cui finale era inizialmente previsto all’alba di domenica 19 maggio con il concerto con Sade Mangiaracina. Il festival proseguirà invece anche per tutta la giornata domenicale: la nuova conclusione sarà la sera del 19 maggio nella Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza con il trio del chitarrista Bill Frisell, un nome che appartiene all’olimpo della sei corde non solamente jazzistica ma anche folk-rock-sperimentale.

Frisell si esibirà con Thomas Morgan (contrabbasso) e Rudy Royston (batteria). L’affiatamento con questi due collaboratori di lunga data è tale che assieme a loro Frisell può indirizzare la propria musica in ogni direzione con la massima spontaneità. Con questo trio il chitarrista affronta il suo immenso repertorio originale ma anche i suoi prediletti standard folk e popular. Le esecuzioni sono ricche di interazione, rilassate come una conversazione tra amici che in qualunque istante può impennarsi in grooves trascinanti.

Le prevendite di questo concerto sono appena iniziate, mentre proseguono quelle degli altri big del cartellone annunciati già a inizio marzo. La Sala Maggiore del Teatro Comunale ospiterà la serata interamente dedicata a Uri Caine, prima in quartetto e poi con un largo ensemble in omaggio a Gershwin (16 maggio), i duetti di Omar Sosa, prima con Marialy Pacheco e poi con Paolo Fresu (il 17), gli esotismi di Dhafer Youssef con Eivind Aarset preceduti da un solo di Trilok Gurtu (il 18). Al Teatro Olimpico si ascolteranno invece il quintetto di Paquito D’Rivera (il 14) e il Piano Summit con Dado Moroni, Danny Grissett, Margherita Fava, Francesca Tandoi preceduti dal solo di Craig Taborn (il 13). Ancora al Teatro Comunale, nella Sala del Ridotto, si esibirà un’altra delle band principali del festival, il quintetto co-diretto da Chico Freeman e Antonio Faraò (il 15).

Qualche ritocco anche nella programmazione degli appuntamenti diurni del festival. Al programma della giornata inaugurale, lunedì 13 maggio, si aggiunge infatti la proiezione del celeberrimo film Buena Vista Social Club di Wim Wenders, col quale il regista tedesco nel 1998 rivelò al mondo un scrigno di tesori della musica cubana. Torna così sul grande schermo, nell’anteprima nazionale del film restaurato dalla Cineteca di Bologna, il gruppo di antiche glorie della musica tradizionale cubana: Compay Segundo, Ibrahim Ferrer, Omara Portuondo… Artisti che oggi appartengono alla mitologia della musica cubana ma che all’epoca del film erano passati nel dimenticatoio ormai da decenni. Fu il chitarrista Ry Cooder (vecchio sodale di Wenders, già autore delle musiche di Paris, Texas) a rimetterli assieme per realizzare un disco e una tournée, creando un fenomeno planetario destinato a durare negli anni (e approdato anche a Vicenza Jazz, edizione 2009, per un indimenticabile concerto in Piazza dei Signori). Confessioni personali, percorsi musicali, racconti di vita vissuta s’intrecciano in un affresco, dipinto dalla macchina da presa di Wenders coi suoi tipici movimenti fluidi e avvolgenti. 

Nella rinnovata programmazione del 19 maggio, si aggiunge inoltre un appuntamento pomeridiano di ascolto di classiche registrazioni jazzistiche attraverso Suprema, il nuovo rivoluzionario sistema audio prodotto da Sonus Faber (Sala del Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza).

Rimangono poi ancora da scoprire gli innumerevoli live che saranno ospitati dai locali cittadini, un pacco musicale a sorpresa che verrà aperto più in prossimità dell’inizio del festival: decine di appuntamenti che faranno lievitare i numeri della kermesse jazzistica, conferendole il suo tipico carattere di full immersion sonora, ubiqua e ricca di varietà stilistica.

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