Crediti deteriorati, Ruocco e Lannutti (M5S) d’accordo con Abi: “no a regole Ue”

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Le nuove regole europee sui crediti deteriorati compiono il miracolo e mettono d’accordo il Movimento 5 Stelle e ABI. Come riporta l’Ansa, l’audizione del direttore generale dell’Associazione Bancaria Italiana Giovanni Sabatini alla commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche ha visto infatti sulle stesse posizioni degli istituti di credito anche il Movimento cinque stelle e in particolare il senatore Elio Lannutti (foto), in passato querelato per le sue feroci critiche al sistema bancario.

L’arrivo delle nuove regole, più stringenti, rischia di provocare, sia secondo ABI che Lannutti, dei forti danni alle banche, alle imprese e all’economia italiani. Sabatini ha spiegato che vuole evitare una serie di fallimenti a catena anche perché l’Italia ha caratteristiche diverse (lentezza dei tribunali, maggiore presenza di pmi, etc..) che imporrebbero un avvicinamento ‘graduale’ alle regole comuni. Sabatini fa un esempio: se un’impresa ritarda il pagamento per oltre 90 giorni, su importi di ammontare superiore a 500 euro (complessivamente, riferiti a uno o più
finanziamenti) e che rappresentino più dell’1% del totale delle esposizioni di un’impresa”, la banca sara’ obbligata a dichiararla inadempiente.

Tutti gli altri componenti della commissione nei loro interventi hanno chiesto un dialogo con l’Ue. “Io sono pienamente d’accordo con la relazione dell’ABI di oggi – ha detto Lannutti -.  Noi del Movimento 5stelle abbiamo cercato di avere almeno un rinvio di queste norme che sono norme capestro per le banche e l’economia, che fanno finire dritti verso il fallimento” molte imprese. “Noi cercheremo di fare tutto il possibile” ha aggiunto Lannutti sottolineando anche l’importanza dell’azione delle banche e della Banca d’Italia per “attutire l’impatto di queste norme”. Sabatini, nella sua replica, si “è detto contento che su questo abbiamo una
relazione convergente”, ha sottolineato la difficoltà di intervenire per le autorita’ italiane in un “contesto che è europeo” e ricordato l’azione assieme alle associazioni bancarie
di altri paesi”.