Decreto banche incostituzionale e Popolare di Bari “avvantaggiata”: i pareri di Bettiol e Coviello

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Protesta a Roma dei truffati dalle banche
Protesta a Roma dei truffati dalle banche

Continuano ad arrivarci domande di risparmiatori azzerati dalle banche a cui, tipicamente, rispondiamo o facciamo rispondere dagli esperti direttamente quando non sono riconducibili a tematiche generali o su VicenzaPiu.com, come in questo caso, quando domanda e risposta possono interessare una platea più ampia.

Avv. prof. Rodolfo Bettiol
Avv. prof. Rodolfo Bettiol

Ecco, quindi, una domanda e la risposta del prof. avv. Rodolfo Bettiol, il nostro legale di fiducia, per la parte più strettamente legale e la nostra su quella più “politica” sui diversi comportamenti di alcune Popolari, come quella di Bari.

Domanda. Gentile direttore, dato che Lei è informatissimo su tutte le questioni inerenti le Banche Popolari volevo chiederle quando possiamo aspettarci un risposta dalla Corte Europea sulle domande inoltrate dal Consiglio di Stato inerenti la validita’ del decreto banche popolari cioè la costrizione a trasformarsi in SPA se superavano il limite di 8 miliardi di attivi e la cancellazione del diritto di recesso ecc.  ecc. So che anche giuristi hanno affermato che questo decreto era illegittimo. E come possiamo interpretare il fatto che noi (Banca Popolare di Vicenza) abbiamo dovuto trasformarci in SpA e Banca Popolare di Bari no. Qui si interpreta questo decreto a proprio piacimento. Una situazione grottesca. Grazie per sua gentile risposta. Santacatterina Luigi

Risposta prof. Bettiol. A quanto mi risulta è stata sollevata e mi pare accolta l’eccezione di incostituzionalità per il decreto banche relativamente al diritto del socio dissenziente a ricevere come corrispettivo delle azioni il loro valore di recesso. Per il resto salvo vedere ulteriore documentazione che non ho, non vedo problemi di incostituzionalità.

Avv. Prof. Rodolfo Bettiol

 

Risposta su Popolare di Bari del direttore. Non solo la Banca Popolare di Bari ma anche  quella di Sondrio non hanno, ad oggi, ottemperato all’obbligo avendo mosso passi di contestazione del decreto che ha segnato l’inizio della fine per le due popolari Venete.

Il bavaglio per Giovanni Coviello al tribunale di Vicenza
Il bavaglio per Giovanni Coviello al tribunale di Vicenza

A spiccare è il caso della Popolare di Bari che non ci vuol molto capire che ha qualche santo più che in paradiso dalle parti di via Nazionale a Roma (vedi ad esempio nostro articolo: “Lettere simili di Bankitalia a Popolare di Bari e Veneto Banca: eppure la prima ancora vive. Mentre anche il fondo maltese Methorios accomuna Bari e Popolare di Vicenza“).

Ne parlammo più volte su VicenzaPiu.com in passato, senza ascolto ovviamente presso il sistema e Banca d’Italia in cui è incardinato, e solo venerdì 6 dicembre la banca della potente famiglia barese Jacobini è tornata alla ribalta, come le succede sempre più di frequente e come, ad esempio, racconta di seguito Il Fatto Quotidiano.

 

Chiesto l’aiuto al Fitd Popolare Bari, l’ad De Bustis indagato per il fondo maltese
Banca Popolare di Bari
Banca Popolare di Bari

È arrivata la richiesta d’aiuto della Banca Popolare di Bari al Fondo interbancario di Tutela dei Depositi per coinvolgerlo in un piano di salvataggio che, attraverso Medio Credito Centrale (Mcc) (l’istituto il cui ad è Bernardo Mattarella, che in passato, come rivelato da VicenzaPiu.com, si occupò del progetto Banca Nuova per Zonin & c.ndr) vedrà il coinvolgimento anche dello Stato e per il quale potrebbe essere necessaria una manovra da un miliardo di euro.

Al momento si tratta di “un’istanza” generica, che andrà integrata con un piano industriale “più raffinato” da cui “emerga un fabbisogno di capitale”. Sul tema è in corso una interlocuzione tra Mef e Commissione Europea, che potrebbe stoppare la misura considerandola un aiuto di Stato, mentre i 70 mila soci della banca sono impossibilitati a vendere le loro azioni.

Vincenzo De Bustis , ex ad di Banca Popolare di Bari
Vincenzo De Bustis , ex ad di Banca Popolare di Bari

Intanto, la Procura di Bari starebbe indagando, su segnalazione di Bankitalia, sull’ad Vincenzo de Bustis, che ha già guidato la banca dal 2011 al 2015, in merito a una fallita operazione di rafforzamento patrimoniale che avrebbe dovuto coinvolgere una società maltese. Come ha svelato a luglio il Fatto si tratta dell’operazione fatta con un oscuro fondo maltese e una sponda in Lussemburgo per emettere un titolo e portare a casa almeno 30 milioni di euro.