Dimissioni Zingaretti, Luisetto (PD): “congresso scelga linea partito coinvolgendo la base”

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Chiara Luisetto (PD)
Chiara Luisetto (PD)

La segretaria provinciale vicentina del Partito Democratico Chiara Luisetto torna oggi, dopo le parole di ieri, in una nota, sulle dimissioni di Zingaretti e indica una possibile via d’uscita. “Rinnovando la solidarietà al segretario Zingaretti e auspicando un suo ripensamento, credo che questo gesto, utile a smascherare una divisione interna ormai esacerbata a livello nazionale, debba dare il via ad un percorso nuovo di confronto. Un congresso per tesi. Sui temi, sulla linea del Partito e non su questo o quel leader. Lo abbiamo scritto anche nel nuovo Statuto due anni fa, lo spirito unitario di quella commissione alla quale ho contribuito ha prodotto due strumenti che è arrivato il momento di attuare.

“Il primo, appunto, un confronto congressuale su azioni che parlino di alleanze, legge elettorale, temi di posizionamento centrali alla vita del Partito Democratico. “Sottolinea Luisetto: “Accanto a questo, il secondo strumento: l’apertura troppo a lungo rinviata della piattaforma digitale pensata e donata al PD dal Politecnico di Milano, dove coinvolgere iscritti e militanti, non certamente alla Rousseau dove l’illusorio uno vale uno ha portato a contraddizioni evidenti, ma con lo spirito di informare, aprire un confronto con la base e rafforzare la comunità attorno a punti cardine dell’azione politica. I temi li sappiamo, tra di essi il lavoro, l’inclusione sociale, lo sviluppo sostenibile che parta da una scuola al centro dei pensieri e dell’azione del Partito”.

Conclude la segretaria vicentina: “così combatteremo le derive autolesioniste delle correnti chiuse in sé stesse, così daremo a sensibilità diverse il senso di esistere attorno a progetti diversi, non soffocate su leadership che vengono logorate puntualmente. Se crolla il tetto in nessuna stanza si può vivere. Noi abbiamo bisogno di tetto solido, muri sani e manutenzione delle fondamenta. Questa casa diventerà accogliente e capace di sfidare le politiche di una destra diventata europeista per convenienza momentanea. Sia il momento del coraggio e, con strumenti che già possediamo, si faccia finalmente quel necessario passo verso un partito maturo e rispettoso della sua base”.