Ecomafie, Zottis e Zanoni (PD): “rapporto Legambiente inquietante, fenomeno radicato”

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“Il rapporto di Legambiente sulle Ecomafie è preoccupante: nel 2019 i reati accertati sono quadruplicati rispetto all’anno precedente, mentre in Italia l’incremento è stato del 25%. Occorre tenere alta l’attenzione anche in previsione delle risorse in arrivo dall’Europa con il Next Generation Eu, con le organizzazioni criminali pronte a infiltrarsi. Serve un monitoraggio costante, così come è necessario ‘accompagnare’ e aiutare gli amministratori locali”. Sono le parole affidate a un comunicato di Francesca Zottis, esponente PD e vicepresidente del Consiglio regionale, intervenuta oggi in rappresentanza dell’assemblea di Palazzo Ferro Fini alla presentazione del rapporto Ecomafie 2020. “Grazie a Legambiente per un’iniziativa così importante e densa di contenuti, così come ai relatori, impegnati quotidianamente sul campo. Dobbiamo continuare con un impegno trasversale che coinvolge società civile, associazioni e cittadini è questa la strada giusta. Monitorare, accompagnare e formare, pianificare per poi agire sono le parole d’ordine – ha ribadito Zottis – È necessario uniformare gli Osservatori, aggiornare e mettere in rete le banche dati affinché siano immediatamente fruibili e accessibili non solo a livello regionale, accompagnare e aiutare gli amministratori locali, come previsto in sede di bilancio con il finanziamento della Legge 48, perché ci sia consapevolezza e coinvolgimento, non una sensazione di vuoto istituzionale e riuscire a intervenire prima che il danno sia fatto. E, ancora, agire sulla formazione nelle scuole e nelle Università. come con la Giornata della memoria o il Premio di laurea intitolato a Francesco Saverio Pavone”.

“Dobbiamo poi pensare a una pianificazione dei rifiuti, a partire dai nuovi impianti per raccolta e smaltimento, puntando sul riciclo in modo che il rifiuto diventi un elemento a cui dare valore, sottraendo spazio e profitti alla criminalità organizzata. Sulla pianificazione ricordo che la Regione ha un ruolo fondamentale: non solo rifiuti ma piano faunistico venatorio e urbanistica”.

“Il rapporto è un’ulteriore conferma che le ecomafie in Veneto sono radicate e costituiscono un gravissimo problema per il nostro ambiente e la nostra salute – aggiunge Andrea Zanoni, presidente della commissione Legalità in Consiglio regionale – Proprio martedì scorso abbiamo sentito in audizione in IV Commissione il presidente Albo Gestori ambientali del Veneto Siro Martin, il dottor Marco Casadei, segretario della sezione regionale; l’ingegner Loris Tomiato, direttore Area tecnica e gestionale di Arpav e il dottor Marco Ostoich, Dirigente U.O. Economia circolare e Ciclo dei rifiuti di Arpav. Martedì prossimo sarà la volta del tenente colonnello Massimiliano Corsano, comandante del gruppo Carabinieri tutela ambientale e transizione ecologica di Milano, responsabile Noe del Nord Italia e del tenente colonnello Roberto Rapino, comandante del Noe di Venezia. Sono le prime audizioni per approfondire il fenomeno delle ecomafie in Veneto e raccogliere indicazioni e suggerimenti per poterle contrastare con efficacia”.