(Adnkronos) – “Edizione è una grande piattaforma con cuore e testa italiani anche se per il 70% è internazionale”, "le novità sono state tante e le abbiamo gestite in tempi record” diventando “più grandi, più solidi, più diversificati”. Così Alessandro Benetton, presidente di Edizione Holding, nella sua prima intervista su Edizione dopo la nomina, pubblicato oggi su 'Il Sole 24 Ore'. “I risultati di quella che ho definito, appena assunto l’incarico, la sfida più grande della mia vita lo stanno dimostrando e lo dimostreranno sempre di più”, aggiunge parlando di quell'insieme di aziende che a fine anno – scrive Il Sole 24 Ore – avrà un valore di mercato intorno a 13 miliardi. In meno di tre anni, sottolinea Alessandro Benetton, il valore di Edizione "è aumentato di oltre 3 miliardi di euro, al ritmo di 1 miliardo di euro l'anno. E con un tasso di rendimento interno dell'8,24% al netto della Benetton Group". "Ruolo dei soci e governance sono chiari e non si sono mai create le condizioni per dover far valere i diritti contrattuali presenti negli accordi. Con Blackstone si è consolidato un rapporto positivo che considero alla pari. Loro riconoscono a noi la leadership ma le decisioni fondamentali le prendiamo insieme". "Il focus è – ha proseguito – sull'innovazione tecnologica per tutte le realtà del gruppo", come ad esempio "l'Innovation Hub di Fiumicino che ha coinvolto oltre mille start up provenienti dai cinque continenti, sulla Silicon Valley all'Asia" e "anche Autogrill sta lavorando per far nascere un Innovation hub che supporti lo sviluppo di start up nel food and beverage in mobilità. Reti e servizi di trasporto continueranno a rimanere centrali, con l’intenzione di continuare a crescere per linee esterne mediante acquisizioni, alleanze, partecipazione a grandi operazioni a livello internazionale". "Insieme a Enrico Laghi, ci aspettiamo che da attività avviate in Italia nascano progetti scalabili a livello di mercati internazionali – ha detto Benetton -, così da consentire al Gruppo di sperimentare e cogliere in anticipo le evoluzioni del mercato, senza aspettare che arrivino le proposte del banchiere di turno. Un ruolo potranno giocarlo i settori del private equity e del venture capital. In questo senso, l’alleanza con 21 Invest, con il suo track record ventennale fatto di 1,6 miliardi di fatturato aggregato e 7500 dipendenti, potrà essere molto utile. Ne è già un esempio 2100 Ventures, la controllata del venture capital di 21 Invest". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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