Espulso da Vicenza ghanese che aveva abusato di una bambina di 9 anni: in 4 ai Cpr negli ultimi 10 giorni

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espulso nigeriano

Un ghanese è stato espulso dall’Italia dopo aver scontato in carcere a Trento una condanna per violenza sessuale aggravata. Anni fa, l’uomo aveva abusato in tre occasioni di una bambina di 9 anni, figlia della donna con la quale conviveva nel Vicentino.

La piccola si era confidata a scuola con le maestre e da lì era partita l’indagine che aveva portato all’arresto dell’uomo e alla sentenza di condanna a 4 anni e 6 mesi emessa dal tribunale di Vicenza.

Ieri, al termine del periodo detentivo per scontare la pena, è stato espulso e gli uomini della questura berica lo hanno scortato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio “Ponte Galeria” di Roma da dove rientrerà in Ghana.

“Questa espulsione – spiegano dalla questura – è la quarta effettuata negli ultimi 10 giorni. L’Ufficio immigrazione ha infatti effettuato l’accompagnamento al C. P. R. Bari di altri due cittadini nigeriani in precedenza sorpresi a spacciare droga, rispettivamente, nei pressi di Campo Marzio e della Stazione Ferroviaria di Vicenza: il primo arrestato da una pattuglia della Squadra Volanti della Questura con 62 dosi di sostanza stupefacente suddivisa tra eroina e cocaina, mentre il secondo, già condannato nel 2016 dal G.I.P. del Tribunale di Vicenza alla pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione per i reati di ricettazione e produzione e traffico di sostanze stupefacenti, subito dopo essere stato scarcerato è stato preso in carico dall’Ufficio Immigrazione e trasferito al C.P.R. di Bari su Ordine del Questore.

La scorsa settimana, infine, a seguito di specifiche attività operative condotte dal Comando Carabinieri di Schio, un cittadino tunisino di 31 anni pregiudicato per traffico di sostanze stupefacenti, già colpito da un provvedimento di espulsione e che da tempo si era reso protagonista, in quel Comune, di numerosi episodi di turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica, dopo essere stato accompagnato presso gli Uffici della Questura a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per le necessarie procedure, al termine delle quali il Questore ha emesso anche nei suoi confronti un Ordine di Accompagnamento e Trattenimento, gli stessi Carabinieri di Schio lo hanno trasferito al C.P.R. di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) ove rimarrà in attesa di essere rimpatriato, nei prossimi giorni, nel Paese d’origine”.

“I provvedimenti che rendono effettivi i rimpatri e le espulsioni – ha evidenziato il Questore Sartori – oltre a far percepire alla cittadinanza la nostra vicinanza ai problemi ed alle esigenze da essa ritenuti irrinunciabili, sono finalizzati ad evitare che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti pregiudicati, spesso privi del necessario titolo per soggiornare nel nostro Paese, i quali, con i loro comportamenti, destano particolare allarme sociale e mettono a repentaglio l’ordine e la sicurezza pubblica”.