Fine vita Veneto, Formaggio (FdI): “Mi opporrò a qualunque iniziativa legislativa che dovesse pervenire in Regione”

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Il consigliere regionale Joe Formaggio

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Joe Formaggio interviene sul tema del Fine vita. Un argomento che in Veneto riveste una certa importanza tanto per i casi passati in cui le autorità sanitarie hanno concesso la pratica del suicidio assistito, l’ultima in ordine cronologico è notizia di pochi giorni fa. Ma anche per la proposta di Progetto di Legge che su iniziativa dell’associazione Luca Coscioni è sbarcata in Consiglio regionale.

“Qualche settimana fa – ricorda allora Formaggio. -, votai fermamente contro la mozione presentata dalle opposizioni sul tema del fine vita. Questo mio atto non lo ritengo contro la libertà individuale ma piuttosto a favore della vita e dei valori cristiani che formano la nostra identità, contro una deriva ideologica pericolosa”.

Formaggio poi cita proprio il recente caso di autorizzazione in Veneto al suicidio medicalmente assistito. “È la conseguenza tragica e diretta della sentenza della Corte Costituzionale sul caso Cappato – sbotta il consigliere meloniano -, che di fatto scavalcando il Parlamento sta portando l’Italia a grandi passi verso il baratro dell’eutanasia, pratica usata in certi paesi europei anche per i motivi più disparati”.

Sul tema, con posizioni meno estreme, si era espresso oggi anche il consigliere Valdegamberi del Gruppo Misto, che si è detto pronto a presentare sul tema un proprio Progetto di Legge.

Formaggio continua: “Gli elettori ci hanno votato anche per contrastare l’ideologia progressista e radicale, non per essere compiacenti con essa. Qualunque proposta di legge o atto formale che dovesse pervenire in Regione – aggiunge – da parte mia troverà ferma opposizione, nella speranza che anche i colleghi agiscano in buona coscienza.

Ricordo che l’avv. Domenico Menorello, membro del Comitato Nazionale Bioetico nominato dal Governo di centro destra, ha sottolineato che tali scelte rappresentano una pericolosa deriva culturale: non è possibile che passi il messaggio che se ci si ammala la vita umana perde valore e le Istituzioni si adoperino per porle fine. Condivido le parole che faccio mie dell’onorevole Maddalena Morgante, capo dipartimento regionale della famiglia e dei valori non negoziabili: crediamo nella sacralità della vita e della sua cultura, difendendone il suo valore contro la cultura della morte”, conclude Formaggio.