Gruppo Gedi (Repubblica-Stampa-Espresso), scioperano anche i giornalisti delle testate trivenete

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Paolo Possamai
Paolo Possamai, direttore de il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi di Belluno e La Nuova di Venezia e Mestre

Dopo l’ufficializzazione – riporta VeneziePost – della vendita de Il Tirreno, la Gazzetta di Modena e di Reggio e la Nuova Ferrara alla Sea Srl di Alberto Leonardis, il Gruppo Gedi rimane in stato di agitazione. Le testate non coinvolte nella vendita, tra cui quelle a Nordest – il Mattino di Padova, la Nuova Venezia, il Messaggero Veneto e Il Piccolo – hanno infatti indetto uno sciopero sabato, subito dopo la notizia della cessione – confermata nella serata di venerdì 9; e anche il sindacato dei giornalisti di Veneto e Friuli Venezia Giulia ha oggi preso nuovamente posizione, sia con un comunicato proprio, sia riprendendo le parole dei giornalisti del Gruppo Gedi.

“I giornalisti contestano ai vertici del gruppo di non aver rispettato gli impegni assunti con i rappresentanti sindacali e neppure quelli con il Governo – si legge nel comunicato -. Non è solo uno sciopero di solidarietà, contestiamo la decisione di aver firmato l’intesa con Sae Srl senza un’adeguata informazione alle redazioni coinvolte nell’operazione e senza garanzie per l’occupazione, come normalmente si fa in trattative di questo tipo”.

” Servono impegni precisi sul piano industriale, sui progetti di sviluppo, sulla salvaguardia dei livelli occupazionali e sul rispetto dell’autonomia delle redazioni a garanzia della qualità dell’informazione – scrive Assostampa -. Sarebbe grave e inaccettabile se questa operazione servisse a cambiare radicalmente l’identità delle singole testate, snaturandone il rapporto con le comunità dì riferimento”.

La nuova società avrebbe già previsto tagli al personale per 1,7 milioni di euro, impattando così pesantemente sui 162 dipendenti – 120 giornalisti e 40 poligrafici.

Intanto si continua a speculare su quali siano i veri obiettivi di Gedi nel vendere i quotidiani locali: scartata l’ipotesi che volesse acquisire Athesis per le ragioni già argomentate, torna alla ribalta l’ipotesi Il Sole 24 ore, alla luce di alcune indiscrezioni trapelate. Ma appunto di ipotesi e indiscrezioni si tratta, senza per ora nulla di concreto a suffragare questa tesi.

Rimane comunque la tensione all’interno delle testate venete: se le altre quattro sono state vendute pressoché in segreto e senza tutele, si ragiona, il rischio che possa di nuovo accadere qualcosa di simile è concreto. E questo nonostante, almeno per ora, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia non ci siano soggetti che appaiano pronti ad un eventuale acquisto.