In arrivo 110 alberi e 2.500 arbusti da destinare alle nuove aiuole di viale San Lazzaro

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Questa mattina la giunta ha approvato il progetto definitivo di riqualificazione delle nuove aiuole di viale San Lazzaro, nel tratto compreso tra la rotatoria con via Fermi e quella con viale Crispi, con la messa a dimora di 110 alberi e 2.500 arbusti per una spesa di 100 mila euro.

“Con un lavoro di sinergia tra assessorati alla mobilità, infrastrutture e ambiente, abbiamo pensato a una soluzione innovativa per quanto riguarda la scelta del verde da destinare all’aiuola di viale San Lazzaro – ha spiegato l’assessore alle infrastrutture Mattia Ierardi –. Gli 800 metri di aiuola sono stati suddivisi in 14 aree a seconda della peculiarità del singolo tratto in base al contesto. Alcune zone, infatti, sono vicino ad abitazioni, altre a piante, altre ancora hanno un tipo particolare di illuminazione e areazione. Cercando di rispettare la peculiarità di ogni singolo tratto, abbiamo scelto essenze diverse all’interno della stessa famiglia di piante. Così lungo gli 800 metri metteremo a dimora 110 alberi, uno ogni 8 metri, intervallato da siepi con essenze diverse e alternate che, durante l’anno, avranno una cromia diversa. Ai lati estremi e nell’aiuola centrale metteremo a dimora grandi piante, mentre in centro strada, come previsto dalla normativa, di media altezza, con fogliame che non crea problemi alla viabilità. L’impatto visivo sarà decisamente migliorato a testimonianza, ancora una volta, del fatto che dietro a tutti gli interventi “green” in città c’è un progetto chiaro e definito”.

Nel dettaglio, si tratta di una vasca centrale articolata in 14 sub-unità, prevalentemente rettilinee (tranne le aiuole di testa che hanno una forma che si allarga e quella al centro della nuova rotatoria “Piva Gomme” dalla forma ovale), che misurano complessivamente 800 metri lineari per una superficie di 800 metri quadrati.

Saranno messe a dimora piante e arbusti con un intervento eseguito nel rispetto delle singole caratteristiche fisiologiche e vegetazionali, della situazione ambientale che vede la presenza di una struttura viaria con attraversamenti e affacci vari e delle peculiarità dei luoghi e della vegetazione circostante.

Nella scelta delle specie arboree, solo all’inizio e alla fine degli 800 metri, oltre che in corrispondenza della rotatoria “Piva”, si è optato per la messa a dimora di alberature leggermente più grandi: Liquidambar styraciflua (storace americano) e Liriodendron tulipifera (albero dei tulipani). Per il resto sono state scelte piante di limitate dimensioni, leggermente più alte nei tratti con presenza di vegetazione contermine, come in corrispondenza della scuola Tecchio, oppure di fronte alla birreria e nel tratto terminale verso viale Crispi.

Si è quindi optato per definire aiuole diverse, che si ripetono in modo naturale lungo il tratto.

La principale specie impiegata lungo il viale sarà l’acero, in diverse tipologie: Acer campestre “Elsrijk”, varietà selezionata di acero campestre adatto agli ambiti urbani dalla chioma ovaliforme e compatta, con buona resistenza all’inquinamento; Acer buergerianum (acero tridente), dalla chioma ovale ad arrotondata; Acer monspessulanum (acero minore), specie tipicamente mediterranea, resistente alla siccità; Acer ginnala (acero di fuoco) che si adatta ad ogni tipo di terreno e a climi temperati-freddi; Acer capillipes (acero “pelle di serpente”), pianta ornamentale decorativa, dalle dimensioni contenute.

Ai piedi degli alberi verranno utilizzati, in modo alternato, creando blocchi che si ripetono in modo naturale, piccoli arbusti ed erbacee perenni, soprattutto Graminacee perenni ornamentali (Pennisetum alopecurioides in diverse varietà e Miscanthus sinensis).

Gli arbusti, circa 2.500, sono stati individuati tra quelli a maggior rusticità, con colore di fogliame e fiori in sintonia con il foliage degli aceri e delle Graminacee: Teucrium fruticans (camedrio femmina), che producono piccoli fiori azzurro viola, decorativi e appariscenti; Caryopteris X clandonensis, piccolo arbusto a foglie caduche originario dell’Asia centrale che dalla seconda metà di agosto fino ai freddi autunnali produce piccoli fiori di colore blu-lavanda; Berberis frikartii “Telstar”, un piccolo arbusto sempreverde dal fogliame verde chiaro che con l’inverno si tinge di rosso anche se sempreverde; Callistemon viminalis “Little John”, appartenente alla Famiglia delle Mirtaceee, pianta sempreverde di media grandezza; Pittosporum tobira ”Nanum”, arbusto sempreverde, con fogliame verde lucente che ama il terreno ben drenato e fioritura tra maggio e giugno, con fiori bianchi profumati; Osmanthus decorus “Angustifolius”, arbusto con fogliame persistente e fiorellini bianchi molto profumati in mazzi a primavera.