Linea Vicenza-Schio … al capolinea? Dopo dichiarazioni di Zocca lo chiedono i consiglieri comunali di Vicenza Spiller, Marchetti e Dalla Rosa

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Linea Vicenza-Schio (foto d'archivio)
Linea Vicenza-Schio (foto d'archivio)

In meno di un minuto l’assessore Zocca affossa in un solo colpo il suo collega di partito Cattaneo, le aspettative di un quartiere a lungo illuso e le speranze di potenziamento della linea Vicenza-Schio. Lo fa, inoltre, con una disinvoltura che sa tanto di irresponsabilità.

Rucco ha “sedotto” Anconetta promettendo in campagna elettorale soluzioni facili e indolori per poi non muovere un dito, una volta eletto, in tale direzione. E dopo più di tre anni di inerzia manda avanti un proprio assessore, non avendo il coraggio di metterci la faccia, per dire “fermi tutti, abbiamo scherzato!”

Ancora solo quattro mesi fa, in consiglio comunale (15 luglio 2021), l’amministrazione si ostinava a ritenere la soluzione dell’interramento dei binari “l’unica possibile”: un grave errore di valutazione. La nostra proposta di chiedere una valutazione tecnica ed economica del sopraelevamento dei binari, formalizzata con un ordine del giorno bocciato dalla maggioranza, sarebbe stata un “piano B” che avrebbe garantito il potenziamento della linea con un basso impatto sul quartiere.

E così ora che “l’unica soluzione possibile” decade (non per impossibilità tecnica, ma perché l’amministrazione non ha saputo portarla a casa), l’assessore Zocca ne propone una che sembra venire dall’anteguerra, tanto è antiquata, e che rischia di mettere una pietra tombale sulla linea Vicenza-Schio.

La coppia Zocca-Rucco evidentemente non tiene conto degli effetti della loro nuova idea sull’utenza della linea, per lo più composta da studenti e lavoratori. Quanti di questi, con il conseguente allungamento dei tempi di collegamento, continueranno a preferire il treno all’auto privata? E la riduzione dell’utenza porterà a potenziare la linea (quello che in teoria doveva essere l’obiettivo) o a depotenziarla? Senza contare poi che il trasporto merci, altro punto chiave del potenziamento, verrebbe definitivamente abbandonato.

Perché Vicenza diventi fermata TAV non basterà che ci passino i binari. Vicenza dovrà essere il punto di riferimento di un’area vasta che comprende tutta la provincia. Condurre a morte certa una linea ferroviaria che transita per comuni chiave come Thiene e Schio significa assestare un colpo quasi mortale alle ambizioni della città, dimostra l’incapacità di difendere gli interessi della comunità e palesa la mancanza totale di idee e visione.

Tutto ciò premesso, si interpella il Sindaco per sapere

  1. Se ritiene il potenziamento della linea Vicenza-Schio (aumento delle corse, riduzione dei tempi di viaggio, trasporto merci) un obiettivo di questa amministrazione.
  2. In caso affermativo, se ritiene che la proposta illustrata dall’assessore Zocca persegua gli obiettivi del punto 1.
  3. Se ritiene che la medesima proposta possa portare a un decremento dell’utenza e, in caso affermativo, in quale portata.
  4. Perché l’amministrazione non è riuscita a sostenere la proposta di interramento dei binari, sconfessando così le promesse elettorali e deludendo le attese di un intero quartiere.
  5. Perché l’amministrazione non ha voluto prendere in considerazione la proposta avanzata dall’opposizione con un ordine del giorno all’oggetto 48 del Consiglio comunale del 15 luglio 2021 con cui si chiedeva a RFI di valutare l’opzione del sopraelevamento dei binari in corrispondenza degli attraversamenti di Anconetta.
  6. Se non ritiene necessario promuovere immediatamente una conferenza dei sindaci dei comuni attraversati dalla linea, insieme alla Regione, per trovare una soluzione che garantisca al contempo gli interessi locali e quelli collettivi.

I consiglieri comunali

Cristiano Spiller, Alessandro Marchetti, Otello Dalla Rosa

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