Lorenzoni (Gm): “Lavoro in Veneto: la debolezza è l’esodo dei giovani”

328
Giovani al lavoro esodo
Giovani al lavoro

“Esodo dei giovani: nell’ultimo decennio sono quasi 85mila i veneti che hanno trasferito la propria residenza all’estero e, secondo i più recenti dati Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, i cittadini italiani residenti all’estero sono circa 5,5 milioni, di cui 457mila veneti. Il 9,4% dei 4,85 milioni di veneti risiede stabilmente all’estero. Una tendenza che si è intensificata negli ultimi anni, soprattutto fra i più giovani, e che è stata solo in parte bilanciata da un incremento dei rientri”.

È il commento del Portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale del Veneto Arturo Lorenzoni (Gruppo misto) che osserva: “Si tratta prevalentemente di ragazze e ragazzi con un livello di istruzione medio-alto: molti scelgono il Regno Unito, dove i veneti residenti sono 37mila. Per contro, Veneto Lavoro ha rilevato che nel 2021 i cittadini che hanno percepito almeno una mensilità del Reddito di Cittadinanza sono stati, nella nostra Regione, 88.229, con un importo medio mensile di 446,80 euro: ovvero, l’1,76% della popolazione ha beneficiato di tale sussidio, spesso con situazioni familiari e sociali di oggettivo disagio”.

“Questi dati sono significativi – continua Lorenzoni – e vanno studiati a fondo. Appare evidente che il collo di bottiglia nella copertura delle migliaia di posti di lavoro offerti oggi in Veneto è nell’uscita verso l’estero, e pure verso altre Regioni italiane, non nel reddito di cittadinanza, che incide relativamente poco nell’economia veneta. Per mantenere viva e competitiva la nostra economia siamo tenuti a invertire la tendenza ad abbandonare il Veneto. Ciò richiede un grande sforzo e una modifica sostanziale delle condizioni di lavoro e di vita per i più giovani: un progetto condiviso tra amministrazione regionale e enti locali, associazioni datoriali, sindacati, enti di formazione”.

“Serve, dunque, una visione. A questo proposito – aggiunge il Consigliere – la transizione energetica rappresenta un’opportunità senza eguali per creare occupazione di qualità, anche al servizio degli altri settori produttivi, capace di attrarre giovani brillanti. Ma quali percorsi si stanno studiando per rendere attrattivo il nostro territorio? È urgente un progetto condiviso tra amministrazione regionale, enti locali, associazioni datoriali, sindacati, enti di formazione. Serve una visione: dov’è la regia regionale?”.

“Su questo intendiamo costruire una proposta forte per il Veneto – conclude Lorenzoni – e soprattutto per i giovani veneti”.