Lotta al cancro, tornano in piazza anche a Vicenza e provincia i volontari AIRC con azalee e ricette per festa della mamma

259
ClaudioBassi-AOIVR
ClaudioBassi-AOIVR

Dopo un anno di assenza per Covid, anche i volontari di AIRC Veneto Trentino Alto Adige tornano nelle piazze per distribuire, a fronte di una donazione di 15 euro, l’Azalea della Ricerca e una speciale Guida con informazioni su prevenzione, cura dei tumori e alcune facili ricette da dedicare alla mamma. Punti di preziosa distribuzione in Veneto sono offerti anche da Coin che mette a disposizione i suoi store di Vicenza, Venezia, Padova, Treviso,e Verona, e dalle Gelaterie Terra e Cuore che, alla Ricerca, ha anche dedicato un nuovo gusto firmato dallo chef stellato Giacomo Sacchetto di cui, parte dei proventi, andranno ad AIRC.

Per Vicenza e Provincia, i volontari AIRC saranno sabato e domenica in piazza Castello davanti a Coin, domenica in piazza Biade, in piazza Duomo, in piazza Matteotti, in piazza della Vittoria; in provincia ad Arzignano (sabato e domenica in piazza Libertà), Asiago (domenica in piazza Il Risorgimento), Barbarano (sabato e domenica in piazza Roma), Bastia di Rovolon (domenica in piazza Duomo), Brendola (domenica in piazza Mercato), Campiglia dei Berici (domenica davanti alla Chiesa), Marostica (domenica in piazza Castello e davanti alla Chiesa), Montecchio Maggiore (sabato e domenica in piazza Marconi), Noventa Vicentina (sabato in via Giorgione c/o Migross e domenica in piazza IV Novembre), Orgiano (sabato e domenica in piazza Marconi), Ponte di Barbarano (sabato e domenica in piazzale della Chiesa), Sossano (sabato e domenica in piazza della Chiesa), Sandrigo (domenica davanti al Duomo), Scaldaferro di Pozzoleone (domenica in piazza Scaldaferro), Schio (domenica davanti al Duomo), Thiene (sabato e domenica in piazza Chilesotti), Torri di Quartesolo (sabato pomeriggio e domenica in piazza del Municipio).

“Soltanto lo scorso anno, si sono stimate in Italia oltre 182.000 nuove diagnosi – afferma in un comunicato Antonio Maria Cartolari, Presidente AIRC Veneto e Trentino Alto Adige – Questi numeri ci dicono che è necessario continuare a investire nella ricerca oncologica perché la possibilità di avere nuove cure parte da lontano: le pazienti beneficiano oggi dei risultati che i ricercatori hanno ottenuto grazie a decenni di studi e investimenti. Anche per questo – sottolinea con forza Cartolari – è fondamentale per Fondazione AIRC, e per tutti, continuare a sostenere il loro lavoro, unica possibilità per arrivare a un futuro sempre più libero dal cancro”.

EMERGENZA CANCRO: I DATI

I nuovi casi di tumore più frequenti fra le donne sono: mammella (55.000), colon-retto (20.200), polmone (13.300), tiroide (9.800), utero (8.300), pancreas (7.400), melanoma (6.700), linfoma non-Hodgkin (6.100), stomaco (6.100), ovaio (5.100). Nell’arco della propria vita, circa 1 donna su 3 è colpita da un tumore.

Nelle donne la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è pari a circa il 63 per cento rispetto al 54 per cento per gli uomini. In particolare, il dato cresce fino all’87 per cento per il tumore al seno dove la ricerca ha raggiunto risultati molto importanti. Resta però ancora tanto da fare per le forme più aggressive, come il tumore al seno triplo negativo o per il carcinoma mammario metastatico.

Anche per il tumore al colon-retto la percentuale di sopravvivenza è arrivata al 65 per cento circa, grazie ai programmi di screening, alla diagnosi precoce e al miglioramento delle terapie. Ma i dati indicano un aumento dell’incidenza di questa malattia nella popolazione femminile, imputabile all’adozione di comportamenti poco salutari.

Particolarmente preoccupante anche la crescita tra le donne di casi di tumore del polmone: solo nell’ultimo anno si è registrato un + 3,4 per cento. Per ridurre il rischio è fondamentale eliminare la prima causa: il fumo, l’85-90% dei tumori polmonari è causato proprio da questa abitudine nociva.

I PROGRESSI DELLA RICERCA AIRC:

Aggiunge il prof Claudio Bassi (in foto) ricercatore AIRC e Direttore Istituto del Pancreas AOUI Verona: “Tutte le volte che diciamo “molecolare”, termine entrato ormai del nostro linguaggio quotidiano, cerchiamo di pensare a quanti sacrifici e a quanta spasmodica ricerca di fondi per proseguire le ricerche stanno dietro a questa tecnologia che ho avuto la fortuna di vedere nascere e che oggi, a un prezzo accessibile, permette di fatto di salvare molte vite …

Se non ci fossero cioè alle spalle quasi tre decadi di ricerca, soprattutto oncologica, la tecnologia che viene applicata ogni giorno su centinaia di migliaia di persone e che ci permette di sapere cosa sta succedendo e come ci dobbiamo, o dovremmo comportare per venirne fuori, non sarebbe oggi a nostra disposizione”.

“Da chirurgo Oncologo credo che il maggiore contributo che, in coscienza, sento di dare alla ricerca non è solo la partecipazione a tanti studi clinici, ma soprattutto la consapevolezza che solo con una integrazione multidisciplinare tra i vari specialisti, coinvolti nella fase diagnostica e terapeutica, si possono migliorare i risultati raggiunti fino ad ora”