LR Vicenza. È il momento di lanciare la volata. Poggi: e se il campionato lo vincesse una outsider?

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LR Vicenza
L'LR Vicenza batte l'Entella e va in finale di Coppa Italia

Mancano solo dieci partite alla fine della fase regolare del campionato. Un quarto del calendario, novecento minuti a disposizione dell’LR Vicenza per definire il suo futuro: promozione diretta in B o la bolgia dei play off? Lo stesso dilemma ce l’hanno, ovviamente, anche altre squadre del girone, al momento più di quante si poteva immaginare solo qualche mese fa.

Sono sei, infatti, le concorrenti alla vittoria finale racchiuse in appena quattro punti (dai 47 della coppia leader composta da FeralpiSalò e da Pro Sesto ai 43 della Pro Patria) e, se sono riuscite ad arrivare a questo momento della stagione a questa quota, è probabile che si giochino le loro chances anche nel prosieguo e fino al 23 aprile.

Sono ipotizzabili crolli o fughe? È senz’altro una banalità dirlo, ma è risaputo che nello sport capitano situazioni impreviste e repentine che cambiano gli scenari. Dall’andamento di questo campionato, però, sembra piuttosto improbabile che l’equilibrio al ribasso, che finora è stato la dominante tecnica stagionale, sia improvvisamente spezzato dal decollo di una o dal tracollo dell’altra.

Un finale di campionato in volata e con molti sprinter

Potrebbe, piuttosto, rimanere questo l’andazzo, lasciando ampio fino all’ultimo il perimetro delle aspiranti alla promozione diretta o, addirittura, permettendo l’inserimento di altre pretendenti, visto che fra il primo e il decimo posto ci sono solo dieci punti, una distanza che non sembra incolmabile perdurando queste condizioni.

Ci si potrebbe così aspettare un finale in volata, con un distacco minimo fra la prima e le altre, o magari anche un piazzamento di più squadre a pari punti in testa. Un’eventualità, quest’ultima, pericolosissima perché la vittoria del girone dipenderebbe da criteri sussidiari quali gli scontri diretti (e classifica avulsa se le squadre sono più di due) o, in subordine, la differenza reti nei faccia-a-faccia (non valgono i gol in trasferta) o la differenza reti generale. E, se non bastasse, si dovrebbe ricorrere al numero totale di reti segnate fino alle due ipotesi estreme del numero di vittorie esterne e sconfitte interne. Meglio non finire in questo frullatore.

E bisognerebbe anche tener d’occhio i piazzamenti alle spalle della prima per evitare il quinto posto che costringe a partecipare alla prima fase dei play off.

E se il campionato lo vincesse una outsider?

È anche il caso di cominciare a ipotizzare che il campionato lo possa vincere una outsider, eventualità che nessuno finora ha messo in conto ma che non è affatto da scartare. Chi l’ha detto che un Lecco o una Pro Sesto non possano puntare al primato finale? Non sono squadroni ma, in mezzo a tanta mediocrità, ci vuole poco per primeggiare. Sono semmai le favorite a dover fare, ora o mai più, il salto di qualità. FeralpiSalò, Pordenone e LR Vicenza devono una buona volta dimostrare che i pronostici della scorsa estate non erano sbagliati e prendere in mano il girone in forza dei loro superiori valori tecnici, strutturali ed economici. Nessuna delle tre è perfetta perché a ognuna manca qualcosa, ma sembra davvero incredibile che non siano ancora riuscite a mettere in campo la loro qualità, la loro rosa, la loro organizzazione. Ma come fanno questi top team a non avere continuità, a smarrirsi contro avversari più modesti, a barcamenarsi nel su e giù fra la testa della classifica e le posizioni di rincalzo?

Le intruse ai piani alti hanno, quindi, tutti i diritti e i titoli per starci e vanno rivalutate perché non è più solo un caso se oggi le troviamo a concorrere con le favorite. E bisogna tener d’occhio anche altre realtà del girone che, pur non essendo in alto, hanno dimostrato di essere competitive: Arzignano, Renate, Novara, il risorto Trento hanno dato prova di essere in grado di condizionare avversari più altolocati, che dovranno preoccuparsi anche di loro nel percorso del finale di stagione.

 

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Gianni Poggi
Gianni Poggi risiede e lavora come avvocato a Vicenza. È iscritto all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Le sue principali esperienze giornalistiche sono nel settore radiotelevisivo. È stato il primo redattore della emittente televisiva vicentina TVA Vicenza, con cui ha lavorato per news e speciali ideando e producendo programmi sportivi come le telecronache delle partite nei campionati del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi, i dopo partita ed il talk show «Assist». Come produttore di programmi e giornalista sportivo ha collaborato con televisioni locali (Tva Vicenza, TeleAltoVeneto), radio nazionali (Radio Capital) e locali (Radio Star, Radio Vicenza International, Rca). Ha scritto di sport e di politica per media nazionali e locali ed ha gestito l’ufficio stampa di manifestazioni ed eventi anche internazionali. È stato autore, produttore e conduttore di «Uno contro uno» talk show con i grandi vicentini della cultura, dell’industria, dello spettacolo, delle professioni e dello sport trasmesso da TVA Vicenza. Ha collaborato con la testata on line Vvox per cui curava la rubrica settimanale di sport «Zero tituli». Nel 2014 ha pubblicato «Dante e Renzo» (Cierre Editore), dvd contenente le video interviste esclusive a Dante Caneva e Renzo Ghiotto, due “piccoli maestri” del libro omonimo di Luigi Meneghello. Nel 2017 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza il documentario «Vicenza una favola Real» che racconta la storia del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi e G.B. Fabbri, distribuito in 30.000 copie con il quotidiano. Nel 2018 ha pubblicato il libro «Da Nobile Provinciale a Nobile Decaduta» (Ronzani Editore) sul fallimento del Vicenza Calcio e «No Dal Molin – La sfida americana» (Ronzani Editore), libro e documentario sulla storia del Movimento No Dal Molin. Nel 2019 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza e Videomedia il documentario «Magico Vicenza, Re di Coppe» sul Vicenza di Pieraldo Dalle Carbonare e Francesco Guidolin che ha vinto nel 1997 la Coppa Italia. Dal 9 settembre è la "firma" della rubrica BiancoRosso per il network ViPiù, di cui cura anche rubriche di cultura e storia.