LR Vicenza sconfitto anche dalla Pro Patria. Poggi: gli scenari della exit strategy di Rosso

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LR Vicenza
Mario Ierardi in campo contro la Pro Patria (foto dal sito della società)

L’LR Vicenza perde anche a Busto Arsizio sul campo della corazzata Pro Patria e, improvvisamente, esplode tutto: la squadra non c’è più, l’allenatore non sa che pesci pigliare, il patron esterna sui social scaricando tutte le responsabilità sui giocatori, cercando un apparentamento con i tifosi e prospettando una exit strategy.

Tutto ciò si contestualizza in un campionato talmente mediocre (certi risultati sono ai limiti del sospetto, per chi ama le dietrologie) che consente ancora, a un terzo dall’epilogo, ogni soluzione nella corsa alla vittoria del girone, che è un traguardo alla portata di chiunque sappia solamente dare un po’ di continuità al proprio rendimento.

Rosso lascia? Gli scenari

Chiariamo subito che non è così semplice mollare tutto, come ha prospettato RR, perché ci sono impegni sportivi e civilistici che zavorrano questa possibilità e, comunque, ci sarebbe un prezzo da pagare.

L’opzione più semplice è quella della cessione della società. L’LR Vicenza è una s.p.a. e la quota di maggioranza (attorno al 10%) è di proprietà di OTB, la holding della famiglia Rosso che controlla anche le imprese del settore confezioni. Il rimanente è frazionato fra una decina di soci di minoranza. OTB potrebbe vendere tutta o almeno il 51% delle sue azioni ai soci di minoranza (che potrebbero avere un diritto di prelazione) o a un terzo, che potrebbe essere un fondo d’investimento anche se manca la leva stadio dopo la recente apertura del Comune a manifestazioni d’interesse per una convenzione triennale. La cessione assicurerebbe continuità di gestione (ma con quali obbiettivi e con quante risorse?) e comporterebbe solo il cambio di proprietà.

Un altro scenario, molto improbabile, è che l’LR Vicenza non iscriva la prima squadra al prossimo campionato o la iscriva a un campionato del Settore Dilettanti, o, ancora, si limiti a proseguire l’attività sportiva con il solo Settore Giovanile. La terza possibilità, infine, è che la società sia sciolta e liquidata e, insomma, chiuda i battenti.

In tutti i casi la società dovrebbe far fronte a tutti gli impegni contrattuali assunti verso giocatori, tecnici, personale amministrativo e fornitori, a quelli fiscali e contributivi e, in ambito sportivo, alle incombenze verso Federazione, Lega e altre società. Sarebbe un percorso complicatissimo e oneroso ma, se uno proprio vuole, percorribile.

L’ipotesi migliore sarebbe l’avvento di una nuova proprietà con tutte le incognite legate alla figura del successore. Molto difficilmente un acquirente sarebbe vicentino, come si è visto cinque anni quando nessun esponente dell’imprenditoria e della finanza locale si è presentato  a rilevare dal fallimento il Vicenza Calcio. Non credo che ci sarebbe il rischio di incorrere nuovamente in personaggi alla Sanfilippo perché la società è sana e non ha debiti e, per di più, si può immaginare che OTB non la regalerebbe. Però potrebbe subentrare un proprietario che non abbia obbiettivi prestigiosi e quindi, non faccia chissà quali investimenti.

C’è un campionato da concludere nel migliore dei modi possibili

L’LR Vicenza di questa stagione è una squadra con dei limiti tecnici, di qualità, di personalità e di organico. È, comunque, una squadra che ha la possibilità, se non di vincere il campionato, almeno di ottenere un piazzamento nella griglia dei play off.

Oggi come oggi l’impressione è che si sia perso il filo sia nell’area tecnica che in quella amministrativa. Nessuno sa cosa fare e, forse, nemmeno è in grado di dare spiegazioni di quanto sta accadendo. Il rendimento così vistosamente discontinuo della squadra sia nel campionato che, addirittura, nei 90’ è non è spiegabile solo con problemi tecnici, che pur ci sono, e, infatti, Sagramola e Rosso hanno negli ultimi giorni additato dei deficit psicologici e di personalità dei giocatori.

Si comincia a parlare di demotivazioni economiche, anche se sembra strano che una società che si vanta di aver fatto grossi investimenti si perda poi dietro a qualche premio partita o a qualche bonus. Nello sport capita che una squadra soffra collettivamente e improvvisamente di una perdita di identità e di rendimento, ma, nel caso dell’LR Vicenza, la svolta è stata talmente clamorosa e inspiegabile da rendere davvero eccezionale l’accaduto.

 

 

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Gianni Poggi
Gianni Poggi risiede e lavora come avvocato a Vicenza. È iscritto all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Le sue principali esperienze giornalistiche sono nel settore radiotelevisivo. È stato il primo redattore della emittente televisiva vicentina TVA Vicenza, con cui ha lavorato per news e speciali ideando e producendo programmi sportivi come le telecronache delle partite nei campionati del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi, i dopo partita ed il talk show «Assist». Come produttore di programmi e giornalista sportivo ha collaborato con televisioni locali (Tva Vicenza, TeleAltoVeneto), radio nazionali (Radio Capital) e locali (Radio Star, Radio Vicenza International, Rca). Ha scritto di sport e di politica per media nazionali e locali ed ha gestito l’ufficio stampa di manifestazioni ed eventi anche internazionali. È stato autore, produttore e conduttore di «Uno contro uno» talk show con i grandi vicentini della cultura, dell’industria, dello spettacolo, delle professioni e dello sport trasmesso da TVA Vicenza. Ha collaborato con la testata on line Vvox per cui curava la rubrica settimanale di sport «Zero tituli». Nel 2014 ha pubblicato «Dante e Renzo» (Cierre Editore), dvd contenente le video interviste esclusive a Dante Caneva e Renzo Ghiotto, due “piccoli maestri” del libro omonimo di Luigi Meneghello. Nel 2017 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza il documentario «Vicenza una favola Real» che racconta la storia del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi e G.B. Fabbri, distribuito in 30.000 copie con il quotidiano. Nel 2018 ha pubblicato il libro «Da Nobile Provinciale a Nobile Decaduta» (Ronzani Editore) sul fallimento del Vicenza Calcio e «No Dal Molin – La sfida americana» (Ronzani Editore), libro e documentario sulla storia del Movimento No Dal Molin. Nel 2019 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza e Videomedia il documentario «Magico Vicenza, Re di Coppe» sul Vicenza di Pieraldo Dalle Carbonare e Francesco Guidolin che ha vinto nel 1997 la Coppa Italia. Dal 9 settembre è la "firma" della rubrica BiancoRosso per il network ViPiù, di cui cura anche rubriche di cultura e storia.