LR Vicenza. La vittoria sul Renate non risolve i problemi. Poggi: gli attaccanti devono segnare di più

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LR Vicenza
Mario Ierardi ha segnato il suo quarto gol stagionale al Renate (foto dal sito della società)

Battere il Renate non è stata una passeggiata. Chi si aspettava un LR Vicenza rigenerato dopo la settimana di clausura in riva al lago di Garda è sicuramente rimasto deluso perché quella vista in campo al Menti è stata una squadra molto simile alla versione che era uscita sconfitta nel match con la Pro Patria. La vittoria è paradossalmente scaturita da un ulteriore abbassamento della qualità e del gioco dei biancorossi, che li ha messi sullo stesso piano tecnico degli avversari ed ha creato una situazione di equilibrio in cui sono stati gli episodi a diventare determinanti. E gli episodi sono stati favorevoli ai vicentini.

Pochi giorni di lavoro in ritiro non potevano certo essere sufficienti a sanare tutti i problemi e tutti i limiti che si porta appresso dall’inizio del campionato l’LR Vicenza e la partita con il Renate ha dimostrato che, in effetti, le magagne sono rimaste.

Rosa ridotta, poche alternative, riserve non all’altezza

Modesto deve fare i conti con una rosa che – attacco a parte – ha attualmente pochi ricambi disponibili e ciò comporta poco o nulla turn over e poche soluzioni per i cambi in corso di gara. Con il Renate l’allenatore ha provato a utilizzare Jimenez nel ruolo di mezzala di regia ma l’esperimento, per altro già tentato, ha dimostrato che il ragazzo non è o non è ancora all’altezza del compito. L’accentramento di Greco ha tolto anziché aggiungere qualcosa al centrocampo, confermando che Freddi dà il meglio da esterno e che da mediano, invece, il suo apporto è molto meno efficace. L’assenza di Dalmonte per infortunio ha obbligato il tecnico a schierare al suo posto Begic, che ha avuto il merito di firmare il primo gol ma è mancato nella fase difensiva.

Nella rotazione degli attaccanti Modesto ha dato fiducia a Della Morte ed escluso Rolfini. Il nuovo arrivato si è fatto vedere per una mezzora e poi è calato progressivamente fino a uscire dai taccuini dei cronisti, lasciando comunque l’impressione – con i suoi calzettoni abbassati alla Cerilli – di avere velocità e tocco di palla, doti che potrebbero essere utili contro difese schierate. Il suo primo gol vicentino deve ancora arrivare.

Difesa. Dopo la misteriosa esclusione a favore di Iacobucci nella gara precedente, è tornato titolare Confente, che continua a dare l’impressione di essere un portiere a cui manca sempre qualcosa per essere super. Nella linea dei centrali Bellich ha preso il posto abitualmente occupato da Sandon come terzino sinistro, facendo reparto con Pasini e Ierardi.

Proprio il numero 68 biancorosso è stato l’uomo del match in virtù del gol che ha segnato dando la vittoria all’LR Vicenza. La sua è stata un’azione completa, nel senso che l’ha avviata e l’ha conclusa dando un’eccezionale prova di vigore e lucidità, purtroppo non altrettanto diffusi fra i compagni. È il quarto centro del terzino e, unito a una buona prova difensiva, lo accredita come MVP.

La crisi degli attaccanti

Pur disponendo di un parco di attaccanti extra large, da qualche giornata, per far gol, l’LR Vicenza deve far ricorso a centrocampisti e difensori. Ferrari non segna da più di un mese ed ha perso il primo posto fra i marcatori del girone, Rolfini quest’anno non è certo il goleador dello scorso campionato, Stoppa ha firmato la prestigiosa doppietta alla Pro Sesto il 23 dicembre e poi non è più ricomparso nei tabellini.

Nelle ultime sette partite il bilancio vicentino è stato di otto gol segnati e sette incassati, ma ci sono stati due clean sheet con Lecco e Pro Patria. È evidente che, per puntare alla vittoria del campionato, bisogna aumentare il rendimento offensivo perchè la media di un gol a partita è insufficiente in rapporto a quella delle reti subite. Come? C’è poco da fare, gli attaccanti devono segnare di più, è quindi un aspetto individuale che solo in parte dipende dal numero di assist ricevuti. Si è ben visto con il Renate: la partita si poteva e doveva chiudere prima, le occasioni ci sono state ma le punte le hanno sbagliate. Meno male che un centrocampista e un terzino hanno vicariato i compagni della prima linea.

 

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Gianni Poggi
Gianni Poggi risiede e lavora come avvocato a Vicenza. È iscritto all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Le sue principali esperienze giornalistiche sono nel settore radiotelevisivo. È stato il primo redattore della emittente televisiva vicentina TVA Vicenza, con cui ha lavorato per news e speciali ideando e producendo programmi sportivi come le telecronache delle partite nei campionati del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi, i dopo partita ed il talk show «Assist». Come produttore di programmi e giornalista sportivo ha collaborato con televisioni locali (Tva Vicenza, TeleAltoVeneto), radio nazionali (Radio Capital) e locali (Radio Star, Radio Vicenza International, Rca). Ha scritto di sport e di politica per media nazionali e locali ed ha gestito l’ufficio stampa di manifestazioni ed eventi anche internazionali. È stato autore, produttore e conduttore di «Uno contro uno» talk show con i grandi vicentini della cultura, dell’industria, dello spettacolo, delle professioni e dello sport trasmesso da TVA Vicenza. Ha collaborato con la testata on line Vvox per cui curava la rubrica settimanale di sport «Zero tituli». Nel 2014 ha pubblicato «Dante e Renzo» (Cierre Editore), dvd contenente le video interviste esclusive a Dante Caneva e Renzo Ghiotto, due “piccoli maestri” del libro omonimo di Luigi Meneghello. Nel 2017 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza il documentario «Vicenza una favola Real» che racconta la storia del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi e G.B. Fabbri, distribuito in 30.000 copie con il quotidiano. Nel 2018 ha pubblicato il libro «Da Nobile Provinciale a Nobile Decaduta» (Ronzani Editore) sul fallimento del Vicenza Calcio e «No Dal Molin – La sfida americana» (Ronzani Editore), libro e documentario sulla storia del Movimento No Dal Molin. Nel 2019 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza e Videomedia il documentario «Magico Vicenza, Re di Coppe» sul Vicenza di Pieraldo Dalle Carbonare e Francesco Guidolin che ha vinto nel 1997 la Coppa Italia. Dal 9 settembre è la "firma" della rubrica BiancoRosso per il network ViPiù, di cui cura anche rubriche di cultura e storia.