Maria Teresa Maroso (Ceramica di Confartigianato): “Con queste bollette chiudiamo. Servono interventi immediati da Regione e Governo”

Caro energia: la Caporetto delle imprese della ceramica: +254% energia e + 359% il gas. 204 le imprese artigiane attive in regione con 768 addetti

256
Costo bollette abnorme anche per settore ceramica
Costo bollette abnorme anche per settore ceramica

“Non solo il prezzo delle bollette, cresciuto di due volte e mezza, ma i costi del gas naturale sono aumentati addirittura del 360%. Così le nostre aziende finiranno fuori mercato e ci troveremo a gestire un dramma sociale. L’energia rappresenta almeno un quarto dei costi di fabbricazione nelle nostre imprese della ceramica ed è evidente a tutti che un settore come il nostro non può scaricare a valle simili incrementi dei costi, men che meno quando compete a livello globale come noi, che esportiamo oltre l’80% della produzione”.

La denuncia è di Maria Teresa Maroso Presidente regionale della ceramica di Confartigianato che precisa: “rischiamo una “Caporetto” per 204 imprese e gli oltre settecento addetti che vi lavorano, personale tutto altamente specializzato, con competenze straordinarie che rischiano di essere perdute per sempre”

“Il problema è molto sentito dalla Categoria –prosegue Maroso-. Non passa ora che non riceva una telefonata da un collega che si trova di fronte all’impossibilità di pagare le bollette. E diversi stanno valutando la possibilità di chiudere”.

“Abbiamo scritto all’Assessore Roberto Marcato a novembre e dicembre scorsi –ricorda– chiedendo un incontro che auspico si possa tenere nei prossimi giorni. L’attenzione della Regione Veneto è infatti fondamentale soprattutto per un comparto altamente specializzato, artistico, di tradizione e con numeri affrontabili da un intervento economico di sostegno come è la ceramica. Quanto fatto per le fornaci di Burano è un precedente che ci conforta. La nostra situazione è stata fatta anche presente dal Presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto nell’incontro indetto sul tema caro energia a fine dicembre dall’Assessore al Lavoro Elena Donazzan”.

Grazie alle competenze e le conoscenze del nostro Consorzio di acquisto di energia e gas CAEM è possibile quantificare la gravità della situazione delle nostre aziende e l’impatto che subiranno nei prossimi mesi. Nelle nostre simulazioni, i costi dell’elettricità di una piccola azienda della ceramica passa da 1.798 euro a 6.372 euro e, per il gas, da 3.488 euro a 16.000 euro.

“E’ assolutamente essenziale che anche il Governo si ponga il problema dei costi per le imprese –conclude la Presidente Maroso-. La nostra attenzione è rivolta al Consiglio dei Ministri in programma giovedi 20 gennaio prossimo nel quale saranno discusse nuove misure e provvedimenti su bollette e ristori, anche se sarà molto difficile che si possa trovare convergenza politica su un impegno di spesa stimato in oltre 30 miliardi di euro. Per questo motivo è necessario che gli sforzi si concentrino sui settori più colpiti come lo è la ceramica veneta”.