Medici di base senza vaccino, Silvia Nalin (+Europa Venezia): “solidarietà a chi è già stato troppo umiliato da una sanità regionale che eccelle solo a parole”

187

Una sanità regionale che, mentre si vanta della propria presunta eccellenza, ignora la categoria fondamentale dei medici di base, nasconde la sua debolezza ed inefficienza con mere operazioni di facciata: così inizia la nota che pubblichiamo di Silvia Nalin (+Europa Venezia).

A nome di +Europa Veneto esprimo la solidarietà totale al Segretario regionale della categoria (Fimmg) Dott. Crisarà: la sua denuncia circa l’esclusione dei medici generici dalle priorità della campagna vaccinale e del mancato coinvolgimento nella somministrazione, è la denuncia di un sistema che manda in prima fila a combattere il covid i sanitari più vicini ai cittadini e poi se ne dimentica.

Un classico, purtroppo, del modo di amministrare l’emergenza sanitaria da parte di Zaia: oggi i medici di base, ieri gli ospedalieri, gli infermieri, gli assistenti socio-sanitari nelle rsa. Abbandonati con un carico di responsabilità enorme.

Il nostro Presidente fa così: scarica sempre le responsabilità su qualcuno, dal Governo, ai cittadini, ai professionisti della sanità.

Da febbraio scorso i medici di base sono la prima linea nella guerra al covid, quelli ai quali i veneti impauriti si rivolgevano e ancora si rivolgono per sapere che fare, quelli che all’inizio della pandemia hanno dovuto proteggersi pagando di tasca propria mascherine, guanti e disinfettanti. Ora chiedono ancora una volta di essere tutelati e messi nelle condizioni di aiutare il sistema sanitario, mostrando una coscienza che sembra mancare alle istituzioni.

Silvia Nalin, +Europa Venezia

L’articolo Medici di base senza vaccino, Silvia Nalin (+Europa Venezia): “solidarietà a chi è già stato troppo umiliato da una sanità regionale che eccelle solo a parole” proviene da Parlaveneto.