Medici di base senza vaccino, Silvia Nalin (+Europa Venezia): “solidarietà a chi è già stato troppo umiliato da una sanità regionale che eccelle solo a parole”

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Una sanità regionale che, mentre si vanta della propria presunta eccellenza, ignora la categoria fondamentale dei medici di base, nasconde la sua debolezza ed inefficienza con mere operazioni di facciata: così inizia la nota che pubblichiamo di Silvia Nalin (+Europa Venezia).

A nome di +Europa Veneto esprimo la solidarietà totale al Segretario regionale della categoria (Fimmg) Dott. Crisarà: la sua denuncia circa l’esclusione dei medici generici dalle priorità della campagna vaccinale e del mancato coinvolgimento nella somministrazione, è la denuncia di un sistema che manda in prima fila a combattere il covid i sanitari più vicini ai cittadini e poi se ne dimentica.

Un classico, purtroppo, del modo di amministrare l’emergenza sanitaria da parte di Zaia: oggi i medici di base, ieri gli ospedalieri, gli infermieri, gli assistenti socio-sanitari nelle rsa. Abbandonati con un carico di responsabilità enorme.

Il nostro Presidente fa così: scarica sempre le responsabilità su qualcuno, dal Governo, ai cittadini, ai professionisti della sanità.

Da febbraio scorso i medici di base sono la prima linea nella guerra al covid, quelli ai quali i veneti impauriti si rivolgevano e ancora si rivolgono per sapere che fare, quelli che all’inizio della pandemia hanno dovuto proteggersi pagando di tasca propria mascherine, guanti e disinfettanti. Ora chiedono ancora una volta di essere tutelati e messi nelle condizioni di aiutare il sistema sanitario, mostrando una coscienza che sembra mancare alle istituzioni.

Silvia Nalin, +Europa Venezia

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