Medico con doppio lavoro stanato dalla Guardia di Finanza di Treviso: certificava idoneità senza autorizzazione dell’Ulss 2

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Un nuovo scandalo scuote l’azienda sanitaria di Treviso: un dirigente medico è finito nei guai per aver svolto attività privata, in particolare visite per il rinnovo della patente, in violazione delle norme che lo vincolavano in esclusiva all’Ulss 2.

A smascherare la truffa sono stati i finanzieri della tenenza di Vittorio Veneto, che nel corso di una verifica fiscale hanno scoperto che il medico aveva omesso di dichiarare al fisco oltre 300mila euro di compensi, provenienti principalmente dalle visite effettuate presso varie autoscuole della Marca.

Le indagini, condotte in collaborazione con l’azienda sanitaria, hanno rivelato che, di conseguenza, il medico aveva percepito indebitamente l’indennità di “esclusività”, un compenso riservato al personale sanitario che presta servizio esclusivamente a favore della sanità pubblica. Un importo pari a oltre 8mila euro, che è stato sottoposto a sequestro.

Il professionista, secondo quanto emerso, conduceva una doppia vita professionale. Da un lato, svolgeva regolarmente il suo lavoro presso l’azienda sanitaria, dall’altro, in modo del tutto illegale, effettuava visite mediche per il rinnovo della patente durante l’orario di servizio o addirittura nei giorni di malattia. Oltre alle responsabilità penali, la condotta del medico verrà segnalata alla Corte dei Conti per valutare l’entità del danno erariale provocato.

L’indagine della Guardia di Finanza ha svelato un sistema illegale ben organizzato, che ha consentito al medico di lucrare ingenti somme di denaro a danno dello Stato e dei cittadini.